Ascea: 21^ ediz. Mediterraneo Video Festival “Nel Segno di Elea”
Al via domani ad Ascea la 21° edizione del Mediterraneo Video Festival, festival del cinema documentario dedicato al paesaggio culturale del Mediterraneo, con il sostegno del Comune di Ascea e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, con il patrocinio del CICT UNESCO e con la direzione artistica di Maria Grazia Caso. La location sarà il suggestivo scenario di Palazzo De Dominicis-Ricci.
Per la sua ventunesima edizione il festival, che si concluderà domenica 16 Settembre, aderisce a #EuropeForCulture del MiBACT. Una première di presentazione a Paestum sul paesaggio della bellezza organizzata in collaborazione con Legambiente Paestum presso l’Osservatorio del Paesaggio “ Torre Laura” ha aperto il programma delle tre giornate, con un incontro e la proiezione del film Oltre Selinunte; a far da cornice, lo spettacolare scenario notturno dei templi di Paestum.
La 21° edizione si svolgerà nel segno di Elea, terra di Parmenide dove la cultura mediterranea accoglie la condivisione delle idee, della creatività e della bellezza. Premio speciale Medfest 2018 all’attore Andrea Renzi, tra i fondatori delle compagnie Falso Movimento e Teatri Uniti, ospite al festival domenica 16 settembre ore 21,00 con un reading sul Mediterraneo con sonorizzazioni live di Biagio Francia e Corrado Marciano. «Il festival – dichiara il sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo – attraverso il cinema, pone l’accento e la riflessione su temi importanti dell’attuale scenario del Mediterraneo. Un evento che trova qui ad Ascea la sua sede naturale, in un contesto territoriale che coniuga turismo e cultura».
Linguaggi e storie diverse per una kermesse di tre giorni che pone al centro i temi globali, le narrazioni territoriali del paesaggio mediterraneo e non solo. Quattordici i documentari finalisti in mostra al Festival tra lungometraggi : Alalá di Remedios Malvarez Baez, Spagna; Il mondo o niente di Chiara Caterina, Francia; La jungle di Yves Dimant, Dani Velázquez, Belgio; Les amoureux des bancs publics – La strada che resiste con l’arte di Gaia Vianello, Juan Martin Baigorria, Italia; Lunàdigas ovvero delle donne senza figli di Nicoletta Nesler, Marilisa Piga, Italia; Le temps des forêts di François-Xavier Drouet, Francia; La manzana de Eva di Jose Manuel Colon, Spagna; e i cortometraggi: Alla finfinfirifinfinfine di Francesco D’Ascenzo, Italia; Lo straniero di Mohamed Kenawi, Italia; Born in Gambia di Natxo Leuza, Spagna; Clay – A Love Story di Anna Zagaglia, Italia; Amina di Luciano Toriello, Italia; Broken halos di Cecilia Fasciani, Italia; Primavera rosa en Espana di Mario de la Torre, Spagna. Questi i film in lizza per il premio della giuria composta da Antonello Carboni, regista ed Elisabetta Pandimiglio, regista e autrice.
Importante novità di questo festival è la giuria giovani composta dagli studenti del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci di Vallo della Lucania (SA), coordinati dalla prof.ssa Anna Cavallo, che assegnerà il premio al miglior cortometraggio. Il progetto giovani di inserisce nelle attività Medvideolab del festival per avvicinare le nuove generazioni al cinema documentario, al cinema del reale. Su questa mission il festival ha dedicato ai giovani due momenti di approfondimento con il cinema d’autore, in programma venerdi 14 Settembre:la proiezione, fuori concorso, del documentario Scuola calcio del Collettivo Mina, con la presenza in sala di Elisabetta Pandimiglio, direttrice artistica del progetto; e il cinema raccontato dal regista Antonello Carboni con Incontri e racconti di cinema.
Ad aprire il Festival il 16 Settembre ore 17.00 un evento dedicato all’arte contemporanea: Homo Cellularis – Installazione di Ferdinando Vassallo per il XXI Mediterraneo Video Festival, visitabile nella spazio espositivo di Palazzo De Dominics – Ricci fino al 16 Settembre. Ferdinando Vassallo, artista originale che recupera l’arte creativa del gesto primordiale, sarà protagonista anche sabato 15 settembre con la sua performance Cravonfire, scenari ancestrali che, come in una danza in movimento, catturano la scena.
Tra arte e segni di contemporaneità sarà di scena anche la performance “Il segno di Elea” dell’artista Augusto Pandolfi, attore di eventi d’arte contemporanea e direttore artistico di Flos Carmeli. Connessione tra cinema e arte contemporanea si avrà con il film documentario Geronimo di Antonello Carboni, fuori concorso; mentre un omaggio cinematografico verrà offerto all’archeologia con la proiezione dei film Oltre Selinunte di Salvo Cuccia, Italia e Roba forestiera di Silvia Holzinger e Peter Haas, Germania, un omaggio a Matera capitale 2019 tra suggestioni essenziali e trame storiche. Archeologia e Territorio ancora per ricostruire condivisioni, contaminazioni, snodi, echi, rimandi e tracce: I linguaggi della visione, un local focus per due opere video sui recenti ritrovamenti a Velia di Angelo D’Angiolillo, e Archaeological project Caselle in Pittari di Giuseppe Rivello, introdotti dal prof. Luigi Vecchio.
Sabato 15 settembre matinée del festival per un focus dal titolo Seminare il futuro, un video che documenta la produzione bio di grani antichi siciliani. Realizzato dalla Coop. Agricola Valdibella con la direzione artistica di Luigi D’Alessio, le riprese sono di Andrea Sarno. Il tema del video si fonda sulla consapevolezza di partecipare ad un sogno collettivo di avere un mondo migliore.
Nel segno di Elea per l’anno del cibo come patrimonio: domenica 16 Settembre ore 9,00 “alimentazione e benessere” è il titolo del simposio a cura dell’Università Popolare della Medicina degli Stili di Vita che avrà tra i relatori Eugenio Luigi Iorio, Enzo Santonicola, Vincenzo Pizza, Annamaria Ascione, Giovanni Canora.