L’Odissea al Teatro delle Arti
Annachiara Fasulo
Tratto dal poema epico di Omero, il musical “Odissea” è andato presso il Teatro delle Arti di Salerno. Un progetto targato SA, scritto da due fratelli salernitani Marco e Massimo Grieco, prodotto da Musicalbox – COS – Teatro delle Arti. Intervistato il regista Gaetano Stella.
Com´è nata l´idea di questo musical?
L´idea è di Marco e Massimo Grieco che hanno pensato di portare in scena una delle storie più belle della letteratura di tutti i tempi. L´Odissea ci coinvolge nei luoghi perché molti dei suoi passaggi si svolgono sulle nostre coste.
A quale aspetto di Ulisse ha voluto dare maggiore risalto?
Alla sua voglia di conoscenza. In questo poema c´è l´amore, il viaggio, il ritorno, ma in un periodo in cui c´è ignoranza di sentimenti, progetti e azioni, Ulisse coraggiosamente affronta anche la seduzione delle Sirene pur di conoscerne il canto, perché tutto vuole sapere. In quella scena, infatti, sullo schermo sono state proiettate in 30 secondi una serie di immagini che riassumono la storia dell´umanità per racchiudere ciò che ancora lui non conosceva.
È soddisfatto della realizzazione di questo progetto?
Sì, è un atto di coraggio. La compagnia non è famosa, il cast è composto di giovani professionisti che hanno lavorato con gioia e passione. Anche la produzione ha avuto coraggio nel credere in questo musical perché è un prodotto difficile da vendere, complesso e poco commerciale. In compenso c´è la soddisfazione di aver avuto un bel riscontro di pubblico. I testi sono intriganti, le musiche e le scenografie reali della Bottega S. Lazzaro sono bellissime. Anche la capoeira è stata inserita, dalla coreografa Rosa D´Auria, nella scena in cui i Proci tramano contro Telemaco. L´interpretazione di ballerini e cantanti è stata intensa ed emozionante. Prossimamente il musical sarà a Mercato San Severino, Battipaglia e poi Benevento, il progetto è di portarlo in tutta Italia.