Riforma Gelmini: il 2010 la Scuola Superiore
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Partirà la riforma Gelmini! Il prossimo anno la scuola primaria si troverà a dover sentenziare se il maestro dovrà essere unico o meno. Le famiglie, arbitre di diversi posti di lavoro! Il Ministro ha rettificato il tiro. Partita a raffica nell’economizzare, ancora una volta sulle esangui risorse della scuola, poi sembra, come ha obiettivamente stimato Walter Veltroni, che abbia fatto marcia indietro. Crediamo che si sia un attimo fermata a riflettere. E non solo con le Consulte studentesche e con gli Organismi di categoria sindacale. Gli scioperi, gli striscioni, le occupazioni hanno dato il loro frutto, commentano gli studenti che guardano alla patria della Madonnina, dove l’assedio alla giovane Maria Stella non cessa. Forse, col Santo Natale, sotto l’albero si scarteranno buoni propositi. Intanto è slittata al 2010 la riforma delle superiori e nei professionali sarà una vera rivoluzione, per le materie specifiche d’indirizzo. Da quest’anno, venti innovativi si respirano già con la valutazione della condotta: il cinque per i più insofferenti della disciplina tra i banchi! Non è il grembiule, a far le riforme, bensì il capovolgimento di certe mentalità considerate obsolete. Per l’Università, alla luce dei parametri europei, che registrano oltre il 40% di allievi fuori corso, non c’è da star allegri. Forse, quello che rallenta la meta almeno triennale di molti accademici, è la carenza d’occupazione. I giovani non guardano più con entusiasmo al futuro lavorativo, perché sanno che gli spazi sono molto angusti. E se l’orientamento scolastico, che in ogni caso mette in vetrina le scuole e tiene in vita la concorrenzialità delle iscrizioni tra i diversi istituti, per evitare contrazioni, il pio interrogativo degli adolescenti “cosa vorrò fare da grande” , non lascia più il tempo che trova, perché occorre trovare, da grandi, in ogni campo il lavoro. Al di là della propria inclinazione naturale, del proprio talento, della propria capacità. Doti che un tempo la scuola faceva venir fuori, ma oggi ancora caparra occupazionale?