La raccolta differenziata decolla, ma…scontenta i salernitani!

Tommaso Indelli

E’ incredibile constatare come la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, avviata da quest’estate, a Salerno e non ancora estesa a tutto il territorio cittadino, non riscontri il consenso  e l’entusiasmo unanime di tutta la cittadinanza salernitana, ben consapevole, però, della necessità di attuarla, nell’interesse  della città e dell’intera regione Campania. I problemi, infatti, sono numerosissimi. Non solo la raccolta dei rifiuti, opportunamente differenziati, non sembra avvenire in modo regolare, secondo i tempi stabiliti, da parte degli operatori ecologici (ma si chiamano ancora così?), proprio  come il lavaggio e la disinfezione dei bidoni stessi, ma pure i sacchetti, non adeguatamente distribuiti, non sono proporzionati, sia per numero che per ampiezza,  alla consistenza numerica dei nuclei familiari (più persone producono più rifiuti). La collocazione dei contenitori, poi, presenta le maggiori difficoltà. Le “istruzioni” comunali, infatti, prevedono la non “visibilità” dei contenitori stessi che dovrebbero essere tutti posizionati all’interno dei condominii e portati all’esterno (da chi? ciò ha dato luogo ad ulteriori dilemmi, in seno alle assemblee condominiali), solo nei giorni e negli orari di raccolta (che, appunto, non sempre avviene con regolarità, a detta di molti cittadini), eccetto in quelle zone in cui, grazie a spazi adeguati, si procederà, attraverso opportuni lavori edili, a collocare i suddetti bidoni nel sottosuolo (come è avvenuto nei pressi della clinica Tortorella). Molti cittadini, in verità, non hanno compreso la necessità (unicamente estetica?) di collocare, per forza, i contenitori dei rifiuti all’interno dei portoni e degli androni condominiali ed hanno sottolineato come una disposizione del genere, oltre a creare enormi problemi in strutture abitative prive di spazio adeguato, possa essere pericolosa, da un punto di vista igienico e sanitario, soprattutto nei mesi estivi, di forte calura, potendo i rifiuti, soprattutto la frazione umida, diventare causa di cattivi odori ed attirare isetti ed altri animali. Un problerma, ripeto, destinato ad aggravarsi se, poi, la raccolta dei rifiuti non dovesse avvenire con regolarità e costanza , da parte degli appositi operatori. Resta l’enigma, inoltre, della necessità, da parte comunale, di dover ricorrere all’acquisto ed all’utilizzo di nuovi contenitori, quando si sarebbero potuti, anche parzialmente, usare quelli già esistenti (alcuni già riservati alla raccolta di vetro, plastica e carta, come le “famose” campane), adeguatamente disinfettati (il che avveniva già raramente, prima dell’introduzione della differenziata) e ripuliti, oltre ad essere, tra l’altro, più grandi e capienti, oltre a essere collocati, all’esterno delle abitazioni. Insomma, sembra, a detta della maggioranza dei salernitani che i nuovi metodi di raccolta dei rifiuti in città, introdotti dall’amministrazione comunale, rendano l’ambiente più sporco e, sicuramente meno igienico.