Un anno…da vivere!

di Rita Occidente Lupo

Sotto l’albero, dei gelidi saldi, un 2009 carico di attese. L’incremento del precariato, specialmente al Sud del Paese, rizza i capelli anche di quanti si sentivano un tempo sicuri del proprio sudato posto di lavoro. Col Ministro Brunetta, asserisce più di qualcuno, c’è da temere! Che si continui a strizzare una situazione già incandescente, nel pubblico impiego, che si perseveri nel recidere i cordoni di una Borsa, che vertigina sempre ulteriormente. Che si demandino ad un futuro, sempre più remoto, le attese pensionistiche senescenti! Che si proiettino sempre più lontano i giovani da questo Paese, un tempo ritenuto, per alcuni versi, “della cuccagna”. Oggi, soltanto la felice posizione geografica, lo rende ancora appetibile allo sbarco immigratorio! Un 2009, dunque, da consolidare nelle attese che la rigida economy possa vivere una stagione migliore. In tale scenario d’incertezze, pare troppo angusto lo spazio per vivere. O, meglio, molto incerta l’esistenza. Sarà per questo che lo spauracchio abortivo, la pillola Ru 486, continua a far parlare di sè. Se non altro perchè, come spesso accade, l’abuso di certe abitudini, finisce per legittimarle. Ed invece, proprio in questi giorni, il monito dagli alti scanni del Vaticano, riandando all’Humanae vitae. Col passare del tempo, si pensa che certe encicliche possano essere sorpassate dalle nuove”esigenze “del tempo. Che certi canoni, sia in termini di morale, che di fede vera e propria, possano cedere il passo alle mentalità progressiste. Ed invece, il conservatore Benedetto XVI, più che mai nel solco del Papato polacco, ha rimarcato quanto già Paolo VI aveva dettato nel suo Magistero. Un 2009, dunque, da vivere speronando la vita, rigettando ogni forma abortiva, anche  tra mille contraccolpi della fortuna! E della condizione terrena che, purtroppo, appartiene al nostro mondo!