L’angolo delle …favole: il babà innamorato
C’era una volta un babà che viveva, con gli altri suoi amici, in un vassoio posizionato nella vetrina di un’elegante pasticceria. Il babà era segretamente innamorato di una sfogliatella riccia che occupava un altro e vicino vassoio. Il babà sapeva che sarebbe stato venduto, da un momento all’altro, con gli altri dolci. “ Speriamo che mi ritrovi con la sfogliatella ”, pensava sempre. In quel preciso istante, entrò nella pasticceria una signora con un bambino di circa otto anni. La signora ordinò dei dolci: tre sfogliatelle, una riccia e due lisce; un babà; due delizie al limone; una zeppola; un pezzo di pastiera ed uno choux al cioccolato. In pochi minuti fu confezionato il pacchetto dei dolci. Il babà si ritrovò in quest’ultimo. “ Che sgradevole odore ”, disse sottovoce la zeppola allo choux al cioccolato alludendo all’aroma di rhum che bagnava il babà. Costui non rispose e si avvicinò alla sfogliatella riccia. “ Non ti da fastidio il mio odore? ” chiese timidamente. “ Certo che no! Anzi è piacevole ”, rispose la sfogliatella riccia. Il pacchetto di dolci fu portato in una lussuosa casa e scartocciato in fretta dal bambino. “ Aspetta! Aspetta! ” lo esortò la sua mamma. “ Solo alla fine del pranzo potrai mangiare qualsiasi dolce.” Il bambino sbuffò e si allontanò. Un’ora dopo nel vassoio rimasero solo il babà, la sfogliatella riccia e lo choux al cioccolato.“ Adesso riponiamo un dolce in frigorifero e gli altri due, invece, in una guantiera ”, decise la mamma del bambino. “ Semmai li offriremo al tuo compagno di scuola che verrà nel pomeriggio a giocare con te. ” La signora afferrò la sfogliatella riccia e la depose nel frigorifero. Il buio avvolse quella fredda casa. “ Che ne sarà di me? Aiuto! Aiuto! ” urlò la sfogliatella riccia. Le sue invocazioni furono ascoltate dagli altri due dolci rimasti nella guantiera.“ Cosa possiamo fare per liberarla? ” domandò il babà. “ Un modo ci sarebbe ”, rispose lo choux al cioccolato. “ Dovrai entrare nel frigorifero e superare tre prove. ” “ Perché tre prove? ” s’interrogò il babà grattandosi il capo. “ E’ l’unica maniera per liberare la sfogliatella riccia. Non chiedermi null’altro! ” ribatté lo choux al cioccolato. “ Va bene, va bene ”, si affrettò a dire il babà. “ Allora le tre prove sono queste: devi sciogliere il duro cuore del burro che è da troppo tempo in quel luogo gelido, aprire il barattolo di marmellata in quanto è sempre chiuso. L’ultima prova è far sorridere un wurstel che è rimasto orfano dei suoi genitori. ” Il babà deglutì ma, non si scoraggiò. “ Sono pronto! Ma come farò a raggiungere il frigorifero ed aprirlo? ”All’improvviso apparvero due pettirossi che presero, con delicatezza, il babà e lo portarono davanti al frigorifero. Quest’ultimo si aprì da solo e ghignò: “ Entra nel mio regno. Sono sicuro che non riuscirai a superare le tre prove… ” Il babà lo guardò senza reagire. Si ritrovò, come per malia, accanto alla sua adorata. “ Come stai? Sono stato molto in ansia per te. ” “ Davvero? ” domandò la sfogliatella socchiudendo gli occhi. “ Si è la verità. ” Ed il babà con un guizzo raggiunse il burro. Bisbigliò qualcosa di incomprensibile al suo orecchio. Alcuni minuti dopo il cuore del burro incominciò a sciogliersi. Una parte di esso bagnò tutto il coperchio del barattolo di marmellata che si aprì. Lentamente si affacciò, dal bordo del barattolo, la marmellata che fu bagnata dall’altro burro.Il vicino wurstel, dinnanzi a quella scena, iniziò a sorridere. Il babà ritornò dalla sua divina. Entrambi chiusero gli occhi.Dopo un attimo si ritrovarono sulla guantiera. “ Cosa hai sussurrato al burro affinché si sciogliesse? ” domandò la sfogliatella riccia. “ Che l’amore può superare ogni prova. A volte, però, è indispensabile l’aiuto di qualcun’altro ”, rispose il babà.Nel frattempo il bambino, nascosto dietro una sedia, aveva visto tutto. Allora decise di prendere il vassoio e portarlo lontano, molto lontano dalla sua casa. Il babà, la sfogliatella riccia e lo choux al cioccolato si trovarono in un luogo mai visto prima: un paese dove ogni cosa era fatta di dolci. C’era un albero di pan di spagna, un prato di struffoli, dei fiori con corolle di profiteroles e petali di biscotti. Delle farfalle di meringhe volavano su quest’ultimi. C’erano anche delle colline di krapfen, dei viali di strudel, delle case con mattoni di tiramisù e dove scorreva un fiume di crema alla vaniglia che terminava in un lago di budino.Il babà e la sfogliatella riccia si abbracciarono felici e rimasero, per tutta la vita, in quel paese lontano.
Claudio, un’altra volta hai scritto una favola piacevolissima. Ora mi viene la voglia di un pezzo di torta. :o)
Fantastica, geniale, carinissima! Aiuto… che voglia di dolci!!!