Elezioni provinciali: Cirielli scende in campo per il c-destra
Che Cirielli fosse un decisionista, lo si sapeva. Come pure che fosse un abile oratore. C’è stato un momento, per alcuni un’eternità, quello a preludio della scorsa elezione amministrativa salernitana, in cui era sembrato che il Partito di Fini franasse sotto la sua ferma volitività. Capace più di rompere, che di ricomporre gli equilibri, Cirielli aveva creato una serie di spaccature interne, passate sulla pelle dell’attuale sen. Enzo Fasano, come su quella dell’attuale Vicesindaco di Mercato SanSeverino Giovanni Romano e mi fermo qui perchè la lista sarebbe davvero troppo lunga. Capace più in provincia che a Salerno di riscuotere il successo elettorale. Così è stato. Fino a qualche tempo fa. Fino a quando alcuni dei suoi fedelissimi, come il capogruppo comunale Roberto Celano, assertore convinto che An dovesse essere l’ago della bilancia di una politica non solo deluchiana nell’assise comunale e come il cons. regionale Salvatore Gagliano, mina vagante nel mare della politica con i suoi frequenti cambi di casacca, han migrato. In tanti, verso altri mari. Vuoi per incompatibilità “politica” , vuoi caratteriale. Ed ora, invece, tutti assediati al varo ufficiale della candidatura provinciale del presidente salernitano. Per nulla vittima sacrificale. Contrariamente al passato in cui, il Centro-destra, aveva sceso in campo sia alle amministrative, che alle politiche, candidati dell’ultim’ora, acrobaticamente in corsa sull’ultimo starter, solo per competere. Dinanzi al nominativo di Cirielli, tutti sugli attenti. Non solo perchè così è convenuto, militarmente parlando, ma perchè quella del presidente della commissione Difesa alla Camera, è una candidatura che pesa. E che la può dir lunga per sconvolgere le sorti nella nostra provincia. Una nomination perorata dal Ministro Mara Carfagna in primis e sostenuta fermamente dallo stesso leader Fini. Ricomposti gli animi in An, chi ha voluto tentare altri mari è stato liberissimo di prenderne il largo, mentre chi è rimasto, ha riannodato la fiducia in Cirielli. Per questo, alla sua presentazione ufficiale, proprio tutti. Riboccante la sede di An. Incontenibile come il plauso cameratesco, commisto a tutte le forze del centro-destra. Anche dei cosiddetti Partiti minori, che in ogni caso pesano. Come la Dca di Rotondi, che a Salerno e provincia sta crescendo esponenzialmente. Chiaro e succinto Cirielli. Senza mezzi termini, ha mostrato di puntare diritto alla vittoria a Palazzo Sant’Agostino, annunciando una competizione leale, per mutare le sorti salernitane.