Coldiretti: la battaglia del latte
La vertenza apertasi all’indomani della comunicazione della Centrale del latte di Salerno di abbassare di ben 5 centesimi il prezzo del latte pagato alla stalla, è stata oggetto nella serata di ieri, di una specifica riunione della Giunta Esecutiva della Coldiretti salernitana chiamata a valutare la situazione e a costruire una piattaforma rivendicativa che consenta di riequilibrare all’interno della filiera la posizione degli allevatori. Il Presidente Caggiano ha informato i componenti della Giunta provinciale circa i risultati dell’incontro promosso dalla Centrale del Latte tenutosi il 22 gennaio u.s.. Ogni pur minimo tentativo di aprire un costruttivo confronto è naufragato di fronte alla netta chiusura espressa dal Presidente Cesareo, arroccato su argomentazioni che se da un lato evidenziano la validità del “marchio” della Centrale, costruito sull’origine del prodotto, non danno alcun merito agli allevatori della provincia circa gli sforzi effettuati per garantire un livello di produzione altamente qualificato, nel rispetto delle normative vigenti, a tutela della sicurezza alimentare dei cittadini e del benessere degli animali. Non si spiega, ha sottolineato Caggiano, nel corso della Giunta, come mai il taglio del prezzo, con tutte le motivazioni possibili addotte dalla Centrale, debba ricadere unicamente sugli allevatori, considerando che come affermato da Cesareo, negli ultimi anni lo stabilimento ha sensibilmente aumentato i quantitativi di latte lavorato. Dunque, non esiste un problema di mercato e, conseguentemente, appaiono quanto meno pretestuosi i richiami a considerazioni legate alle sfavorevoli condizioni economiche in cui cadrebbe la struttura. Intervenendo nel dibattito il direttore della Federazione, Aniello Ascolese, ha sostenuto che su una unica e sola affermazione si può concordare con i vertici della Centrale e cioè sulla necessità che il comparto possa realmente muoversi all’interno di “condizioni trasparenti e paritarie”. Non sembra, allo stato dei fatti, che oltre agli auspici del tutto rituali espressi nel corso dell’incontro vi sia effettiva consequenzialità da parte della Centrale che scarica unicamente sugli allevatori il peso della trasparenza senza tener conto di alcuna parità di trattamento. Al termine dei lavori la Giunta, su proposta del Presidente, ha deliberato di procedere all’avvio di una forte mobilitazione sul territorio attraverso una serie di azioni che dovranno riposizionare la vertenza nei giusti termini, al fine di scongiurare il collasso di un comparto, quale è quello zootecnico, strategico per l’economia e per lo sviluppo del territorio salernitano.