Il capogruppo comunale Celano scrive a Raffaele Ferraioli

Il capogruppo Mpa Celano scrive a Raffaele Ferraioli, Presidente Commissione Politiche Sociali  chiedendo la convocazione della commissione consiliare.

Caro Presidente,

in questi giorni sono stato sollecitato da diversi familiari dei pazienti ricoverati al reparto di psichiatria geriatrica sito presso  l’ambulatorio di Mariconda ad intervenire in merito al trattamento poco edificante riservato a soggetti socialmente deboli che meriterebbero ben altra attenzione.

In particolare i familiari lamentano diverse disfunzioni che si stanno verificando a seguito del recente trasferimento dei pazienti in altra struttura  e della diversa organizzazione che i responsabili hanno inteso dare al reparto in questione. I pazienti non solo non vivono più nell’ambiente cui erano abituati da oltre sei anni ( che rappresenta, in ogni caso, un disagio, pur essendo la nuova collocazione strutturalmente equivalente alla precedente) ma sarebbero stati anche “privati” del personale infermieristico cui si erano evidentemente legati a seguito di tanti anni di assistenza ricevuta. Gli infermieri, infatti, precedentemente designati al reparto sarebbero stati destinati ad altri impieghi o a “disposizione” delle esigenze che potrebbero giornaliermente verificarsi (?), nel mentre ad assistere i pazienti sarebbero ora infermieri provenienti dalla struttura “la Quiete” a seguito probabilmente di una convenzione stipulata tra la ASL Sa 2 e la struttura privata. Non è, evidentemente, in discussione la professionalità del nuovo personale ma il metodo e l’organizzazione. Diversi pazienti, legati agli infermieri che precedentemente li accudivano, non avrebbero, almeno inizialmente, reagito positivamente rifiutando anche il cibo per i primi giorni. La questione più incresciosa è però che, a detta dei familiari degli utenti, il nuovo personale proveniente dalla Quiete ruoterebbe e, dunque, cambierebbe ogni quindici giorni, cosicché i malati non fanno in tempo ad ambientarsi ed a legare con gli infermieri che si trovano ad essere assistiti da nuove persone, non avendo più quei riferimenti certi cui erano abituati e che appaiono necessari per chi è affetto da determinate patologie. Sembrerebbe, inoltre, che tale nuova collocazione sarebbe ancora temporanea in quanto alla fine del 2009 i malati sarebbero “destinati” ad un nuovo trasferimento presso la struttura della Quiete che, a parere dei familiari dei pazienti (oltre alla controindicazione di un nuovo trasferimento ed un nuovo cambiamento che non è certo “salutare” per gli anziani degenti), potrebbe essere anche inidonea per malati che sono abituati a vivere in strutture ampie ed hanno necessità di ampi spazi. Ritengo, pertanto, opportuno che la Commissione Consiliare affronti l’incresciosa questione ed informi, eventualmente, dopo averne acquisito coscienza,  delle negatività e delle disfunzioni l’Amministrazione richiedendone l’intervento al fine di restituire dignità ai pazienti ricoverati presso il reparto di psichiatria geriatria ubicato nella zona orientale della città che non meritano certo di essere trattati alla stregua di merce da “sballottare” di continuo da un luogo ad un altro.

 

  Roberto Celano

(capogruppo MPA Salerno)