Ipsar Nocera Inferiore: a tavola…con i Borboni
Alla ricerca dei Tempi del Gusto. Si torna nel lontano Medioevo compiendo un viaggio alla scoperta dei sapori dimenticati per poter leggere fra le righe le consuetudini locali dall’anno Mille ai Borboni. E’ l’originale iniziativa organizzata dall’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di Nocera Inferiore (Sa), con il patrocinio del comune di Nocera Inferiore, che a conclusione di un laborioso lavoro di ricerca fatto dagli alunni nell’area professionalizzante, ha racchiuso in quattro appuntamenti aperti al pubblico la degustazione di piatti tipici del medioevo, appositamente ricercati con pietanze degne di nota. Si parte venerdì 6 febbraio alle ore 20.00 nella Sala Ristorante dell’Ipsar di Via Napoli con “A cena nell’anno 1000”, per passare poi, attraverso altri incontri mensili “Alla tavola del Medioevo” , alla “Serata Rinascimentale” fino a giungere all’ultimo incontro “A corte dei Borboni” in programma nel Castello Fienga di Nocera Inferiore.Un’ occasione di formazione con l’ausilio di docenti ed esperti, ma allo stesso tempo di festa con la partecipazione dell’intera comunità salernitana per conoscere il Medioevo. Dopo un laborioso lavoro di ricerca sul territorio sui prodotti non più in uso e una riscoperta delle antiche ricette i ragazzi delle classi terze del settore cucina, sala bar e ricevimento si sono resi protagonisti dell’organizzazione dei “Tempi del Gusto”. Un viaggio compiuto tra la storia e le antiche tradizioni fino a mettersi ai fornelli, gli stessi che venerdì 6 febbraio diventeranno preziosi per preparare il Libum di Catone, una specie di pagnottella di farina, uova e formaggio, la scriblita, una sfoglia ripiena di formaggio, la Patina Apiciana Torta di Apicio, Ciceri et laganae, Lagane e ceci , Aper silvaticus, il cinghiale selvatico del monte Albino glassato al forno , Lepus Farsus la lepre farcita, le verdure stufate, fino a giungere alla torta di farro con crema di formaggio su letto di alloro.Sarà un’atmosfera d’altri tempi quella che si respirerà nella sala ristorante dell’Ispar addobbata per l’occasione dagli studenti che hanno riportato anche scenografie del periodo dall’anno Mille ai Borboni. Una cena medievale accompagnata come da tradizione da un concerto di musica, canzoni e danze medievali con violino e chitarra organizzato con la collaborazione del Pub Il Moro di Cava de’ Tirreni (Sa). GianMarco Volpe al violino e Vincenzo Volpe alla chitarra i protagonisti della serata interpreti della musica tradizionale popolare Campana ed esponenti dei Tammorari del Vesuvio.“Questi incontri tematici enogastronomici sono il risultato della nostra ricerca sulla tradizione antica del territorio per coniugarla con questo contesto che esprime ancora profumi e sapori di qualità”. Così il dirigente scolastico Vincenzo Petrosino ha voluto definire l’iniziativa che punta con la realtà scolastica a valorizzare le tipicità del territorio e a riportarle a tavola”. Il cipollotto nocerino, il carciofo mammarella, il peperone giallo, il pomodoro San Marzano, il corbarino, l’arancia e i limoni di Sant’Egidio solo per citare i prodotti più noti alla base della cucina dell’agro nocerino sarnese, le tipicità simbolo del territorio che accompagneranno studenti e dirigenti dell’Istituto alla Bit di Milano, il più grande evento dedicato al turismo italiano e alle migliori offerte del mercato turistico internazionale in programma dal 19 al 22 febbraio prossimi. All’Ipsar di Nocera Inferiore i comuni dell’agro hanno infatti affidato la gestione della parte gastronomica dello stand dove si alzeranno i profumi del tagliolino con il ragù, dei paccheri di grano con corbarino, dei carciofi, del cipollotto nocerino con gustose frittate, struffoli e chiacchiere. “I Tempi Del Gusto è un progetto nato per lanciare la nuova figura professionale dello chef del territorio specializzato nella preparazione piatti tipici ed ambasciatore della nostra cucina nel mondo – hanno affermato i responsabili dell’iniziativa Antonio Campitiello, docente di ristorazione e Antonietta D’Urso di italiano e storia. -Un momento importante per capire l’emozione e la passione dei giovani verso questo settore che un domani rappresenterà il loro futuro, un banco di prova per verificare le capacità dei ragazzi che si affacceranno nel mondo della ristorazione”.