Accanimento terapeutico e testamento biologico

Napoli,18febbraio 2009. Gli Amici di Eleonora Onlus ha inviato al Comitato Nazionale di Bioetica un documento riassuntivo delle proprie posizioni sulle dichiarazioni anticipate di volontà nell’intento di dare un fattivo contributo alla definizione normativa del testamento etico, che verrà discusso nei prossimi giorni nella Commissione Sanità del Senato: “E’ confortante apprendere dai più recenti sondaggi e ricerche che la grande maggioranza dei cittadini è informata sui problemi del fine vita e sa cos’è un testamento etico – osserva Margherita Rocco, Presidente della Onlus –, segno che nelle coscienze è matura la consapevolezza che le eventuali difficoltà legate ad un fine vita drammatico non possono essere riservate esclusivamente alla decisione del medico, ma bensì che a prevalere deve essere la volontà del singolo, che può essere consigliato da medici, sociologi o psicologi, messi a disposizione dalla comunità scientifica”. Ed è proprio la strada della dichiarazione anticipata di volontà dei singoli che è stata scelta da quasi tutti gli Stati a democrazia evoluta occidentali e non. “Analogo percorso in Italia è reso difficoltoso anche dalle posizioni espresse ripetutamente da rappresentanti delle gerarchie della Chiesa Cattolica, che giudicano come l’anticamera dell’applicazione della eutanasia qualsiasi tipo di regolamentazione normativa che consenta la libera espressione della volontà dell’individuo. Analoga impostazione è stata scelta anche dalla maggioranza di Governo, che si è espressa in modo netto con il decreto “Englaro” noncurante dello scontro istituzionale che si profilava. Pesante l’effetto negativo che si è prodotto nell’influenzare il naturale iter parlamentare di una legge che, invece, doveva trovare una delicata sintesi tra le varie proposte all’esame della Commissione Sanità del Senato. E’ cronaca di questi giorni l’incredibile forzatura contenuta nella proposta del PdL che ignora il principio costituzionale che all’art 32, comma 2, afferma ‘ …Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge’. Principio rafforzato dall’art. 13 , che precisa ‘…la libertà personale è inviolabile…’. Il grave scontro istituzionale e le successive tensioni impediscono al Parlamento di intervenire nella materia con la necessaria lucidità e indipendenza, e spostano lo scontro su un terreno ideologico che nulla ha a che vedere con scelte di alto valore etico che tale materia chiama in causa.” E’ anche su questo ambito che Gli Amici di Eleonora Onlus, nel momento che sono rispettosamente vicini alla famiglia Englaro difendendone le scelte coraggiose di civiltà e amore per la propria figlia, che hanno interrogato il CNB, la Commissione Sanità del Senato e Commissione Servizi Sociali della Camera sul problema dell’accanimento terapeutico chiedendo quali sono, se vi sono, gli strumenti a disposizione del malato (o dell’eventuale fiduciario se nominato) per evitare tali possibili interventi. Accanto a tale quesito osservano che, invece, il medico che dissente può legittimamente esercitare l’obiezione di coscienza. “Tale situazione determina una asimmetria tra medico e paziente, che è l’esatto contrario di quella ‘alleanza terapeutica’ che è indispensabile piano di relazione per ridare prestigio ad una sanità spesso alla deriva, che privilegia il facile guadagno all’afflato morale della cura del paziente, si scandalizza molto poco di casi terribili e ricorrenti di mala sanità, tendendo a depenalizzare tout-court il reato di colpa medica peraltro inesistente ancora oggi nel nostro codice penale.” La Onlus, in attesa di una legge, ha promosso in tutti i Municipi della Regione Campania (e tra breve avvierà questa iniziativa su tutto il territorio nazionale) l’istituzione dei registri comunali telematici per raccogliere le dichiarazioni anticipate di volontà, al fine di renderle certe, pubbliche e verificabili. “Abbiamo concordato con Segretari Comunali e Notai le modalità per rendere atto certo l’espressione di libera volontà dei cittadini, formulando testamenti etici- tipo modificabili ed adattabili secondo le singole predisposizioni e volontà, prevedendo anche la possibilità dell’interruzione della nutrizione e della idratazione artificiali”.