Solidarietà istituzionale all’assessore provinciale Cennamo

Gli Alburni fanno fronte comune sul caso Udeur in provincia di Salerno. Diversi amministratori comunali hanno rivolto parole di solidarietà  e di sostegno all’assessore Carmine Cennamo, sottoposto negli ultimi tempi all’impeto degli eventi politici. Cennamo, pur non essendosi ancora ufficialmente espresso, non ha partecipato lo scorso giovedì all’incontro con Mastella a Salerno presso il bar Moka. Una scelta che ha determinato polemiche ma che ha suscitato anche parole di solidarietà  da parte dei rappresentanti territoriali dell’area che Cennamo rappresenta: gli Alburni e la Valle del Calore. Così si espresso il sindaco di Sicignano degli Alburni, Alfonso Amato: «La scelta dell’assessore Cennamo di rimanere alleato leale di Villani indica l’attaccamento del nostro assessore al suo territorio anche a costo di dover pagare un prezzo molto altro in termine politici e di amicizia con Clemente Mastella dopo ventotto ani di militanza comune».Guglielmo Di Palma, Coordinatore del CoGita, Coordinamento giovanile Territoriale degli Alburni ha dichiarato: «In un momento storico che vede la politica lontana dalla gente e dai nobili valori che dovrebbero guidarla nelle scelte, il comportamento dell’ assessore Cennamo, al di là  del colore politico, da a noi giovani un motivo di speranza nei confronti delle istituzioni. Cennamo ha dimostrato, con la sua scelta coraggiosa, ispirata alla lealtà e alla coerenza, l’attaccamento alle idee e alle aspirazioni del territorio degli Alburni, contro qualunque logica trasformistica, dettata da uno squallido opportunismo politico». Vito Loia, sindaco di Sant’Angelo a Fasanella: «Condivido in pieno la scelta che ha fatto, una scelta giusta, di coerenza politica per il territorio».Mario Pepe, sindaco di Postiglione: «La questione non fare una scelta politica, piuttosto di non tradire l’elettorato e il territorio. La nostra scelta sono le persone che ci hanno indicato come amministratori ai vari livelli istituzionali. Noi seguiamo le indicazioni del nostro elettorato».Nicola Pastore, sindaco di Controne: «La scelta dell’assessore Cennamo una scelta che rispetto, una scelta legata al suo vissuto e al lavoro svolto in questi anni con Angelo Villani. Non posso assolutamente sindacarla. La mia è una valutazione di assoluto rispetto per la sua decisione presa anche con dolore. Non sarà  stato semplice decidere perchè si tratta pur sempre di uno strappo politico. Lui è  stata ed è una persona dignitosa, difendo la sua scelta personale presa anche in base al vissuto e ai rapporti umani costruiti in questi anni nella Giunta Villani. Io sono per un progetto del territorio, ero e sono suo amico».Pasquale Frunzo, segretario Udeur di Albanella: «Il gruppo di Albanella lavora per Carmine Cennamo perché è stato il nostro riferimento territoriale, ha lavorato per Altavilla, Albanella e gli Alburni. Non è un uomo che pensa a se stesso ma al territorio e alla provincia. Dispiace per quello che è successo ma abbiamo lavorato per stare nell’alleanza. Non siamo noi che ce ne stiamo andando dal partito e in questo momento io sto vicino per chi ha lavorato per il territorio».Franco Cembalo, consigliere comune di Altavilla: «D’accordo con la scelta di Carmine Cennamo. Lui e il suo elettorato hanno iniziato un percorso con Villani, un’amministrazione valida che ha mantenuto fede al patto con gli elettori. Abbiamo fatto manifestazioni di supporto al suo assessorato e alla Giunta intera e non credo sia giusto voltare le spalle. L’assessore Cennamo non è stato altro che coerente con la sua strada politica».Ezio Russo, presidente Comunità  Montana Alburni: «Cennamo è un riferimento per tutti, e non è un caso che il nostro territorio negli ultimi anni ha avvertito un’attenzione mai avuta in passato.

 

 

Un pensiero su “Solidarietà istituzionale all’assessore provinciale Cennamo

  1. Complimenti Alburni. Come si fa a non essere solidali con Cennamo e Terrone. Opportunista di Mastella, ha cambiato partito solo ed esclusivamente per andare a fare il deputato europeo e garantirsi lui e la moglie altri 5 anni. Che vergogna. Questa è la politica. Mai da udeurrino seguirò Mastella. Complimenti al PDL che lo ha accolto a braccia aperte, forse non gli è bastato un ribaltone ne attendono un altro. Che bella questa politica di gente che passa da un lato all’altro, e con Mastella stiamo in mano all’arte.

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