Provinciali: il Pdl batte, il territorio risponde !
L’interrogativo più pressante per le prossime consultazioni elettorali provinciali, almeno per il Popolo della Libertà, è pressappoco il seguente: “risponderà il territorio?”. La risposta è assolutamente difficile ed anche complicata. Il territorio, cioè il corpo elettorale, almeno in astratto esige un chiaro cambiamento che dovrebbe per la prima volta nella storia di questa Provincia consentire al centro-destra il cosiddetto “buon governo”. Ed in tal senso il PdL, per bocca del suo leader designato Edmondo Cirielli, sta dando precisi segnali di fermezza, di trasparenza e di legalità puntando tutto sul rifiuto dello spicciolo compromesso cercando di far passare regole logiche e condivisibili da tutti. Insomma, come dire che sulla carta la vittoria è già cosa fatta per gli uomini “capitanati” da Cirielli, il cui messaggio riesce ad entrare facilmente nell’immaginario collettivo della gente comune. La stessa gente, però, è abituata da molti decenni alla gestione della cosa pubblica personalizzata alla bisogna; da sempre flussi di danaro pubblico scivolano in mille rivoli per tutte le contrade della provincia raggiungendo anche il più sperduto caseggiato agricolo; le associazioni e le finte organizzazioni sono cresciute in maniera esponenziale (annullando le Pro Loco) ed hanno assorbito enormi risorse; le sagre hanno dilatato a dismisura la loro potenzialità elettoralistica; le Comunità Montane, le Casse Rurali-Artigiane locali, i Comuni ed anche le ASL hanno tessuto la tela del potere e come Penelope hanno fatto e disfatto a loro piacimento distribuendo posti e prebende, mentre la crisi economica si fa sempre più dilagante e le risorse si assottiglieranno notevolmente nei prossimi anni. Tutto questo mostruoso apparato di potere è gestito all’ 85% da uomini schierati nel centro-sinistra. E se in astratto tutti vogliono il cambiamento, una volta assegnato lo scettro al centro-destra, riusciranno gli stessi soggetti a capire, e sopportare, inevitabili tagli e sostanziali dinieghi da parte di chi dovrà gestire e governare una delle province più estese e difficili dell’intero Paese? Si voterà purtroppo solo per le provinciali e in pochi paesi, quindi la mappa del potere rimarrà sostanzialmente inalterata sul territorio; molti Comuni rimarranno stretti nel centro-sinistra, i direttori generali delle Asl, almeno per un anno, continueranno a rispondere a Bassolino, le Comunità Montane andranno avanti da sole, le Banche assottiglieranno il loro credito e il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano avrà un capo del Pdl ma tutto il resto del PD. La gente, però, continua a manifestare chiari segnali di insofferenza e con sempre maggiore insistenza chiede il cambiamento; è solo effetto del trand positivo tirato da Berlusconi? Si vedrà. Intanto, fino al 7 giugno, l’on. Cirielli cerchi di non fare alcun passo indietro e mantenga con dignità e fermezza le sue posizioni; solo così il centro-destra potrà sperare di mandare a casa gli “uomini del potere”.
Perchè non mettete Mastella, nell’organigramma? Ora con Lui di certo tutti risponderanno alla grande. Viva la coerenza, Viva Mastella