Vivere da eroi…politici!

di Rita Occidente Lupo

Nascere sotto una buona stella. Per far carriera. Avere ciò che appaga. Guadagnare fama e denaro. Subito! Senza sgomitare o lambiccarsi per escogitare l’arma vincente. Alcuni, privi di qualsiasi talento,  in ruoli di prestigio e di rilievo nella nostra società, così contraddittoria.Il principio meritocratico,  favoletta di Babbo Natale, da narrare solo per noia. O per far addormentare i cuccioli. Senza miopìe, i giovani guardano ciò che li circonda. Ruotando a volte su se stessi, prima di emettere verdetti. O di mitragliare amicizie. L’impegno scolastico, il titolo di studio, già di per sè dequalificato, valenza inutile. Il più grande degli uomini, colui che riesce ad ottenere senza faticare. Nella politica poi, l’arte di sapersi collocare, a seconda dell’opportunismo. Prima, la voglia di far gruppo, di crescere in squadra. Poi, la capacità di saper marcare l’uomo giusto, al momento giusto, per strappare un ruolo. Anche se di semplice segretario, portaborse, servo sciocco. Quanti, cacciatori di gloria, nel carrozzone del burattinaio! Una volta raggiunto il ruolo, il piedistallo che maggiormente insuperbisce, pavoneggiarsi non più un optional. Come staccare le distanze. Dribblare le conoscenze, non utili alla causa!E tanti, umili amici d’un tempo, meno baciati dalla capricciosa fortuna …a guardare, il cielo dorato che altri strappano! Così anche per una buona parte parlamentare. Alcuni ormai, non si misurano più. Addirittura da puntare al governatorato regionale, se l’imposuit giungesse dall’alto. Come ricoprano scanni governativi, da starlette a Ministro, non avendo mai masticato politica, sfugge ancora a chi cerca di capirci qualcosa, per poter vivere senza l’epatopatìa in questo Paese!

Un pensiero su “Vivere da eroi…politici!

  1. Cara Rita,
    Come sempre le tue riflessioni sono degne di attenzione per l’attualità degli argomenti che ci proponi unite ad un lessico corretto e colto. A tal proposito le tue considerazioni mi hanno suggerito numerosi episodi realmente accaduti e nomi di amici o conoscenti che sono dei maestri in tale arte su cui omettendo il nome ne stendo un velo pietoso.
    Voglio però solo ricordare un episodio simpatico realmente accaduto.
    Invitato ad una festa pensai di regalare al “festeggiato” un libro di Richard Stengel dal titolo ” Il manuale del leccaculo ” .
    Il regalo era stato scelto con un poco di ironia evvero ma con simpatia e affetto.
    Giustamente ci ripensai e me lo tenni per me perchè “forse” non sarebbe stato apprezzato.
    Dalla successiva lettura mi resi conto che le argomentazioni esposte erano dedicate a dilettanti della politica che con il loro ” curriculum” avrebbero potuto tenere una cattedra a ” Oxford” sulla materia!
    Un abbraccio.
    Marco Petillo

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