Il Pdl farà i conti con l’elettorato:vincente la candidatura del trans?
La candidatura alle imminenti elezioni provinciali di Martina Castellano, tra le fila del Pdl, sta avendo un’eco nazionale e suscitando molto clamore. Martina è uno stimato medico dell’asl di Salerno, ma ciò che fa più discutere di lei non è tanto la professione, quanto la sua natura di transgender. La parola, che è di recente fruizione, ci è stata tramandata da un altro illustre politico, ex parlamentare di Rifondazione comunista e vincitore di un noto reality televisivo : Vladimir Luxuria. Non ho molta dimistichezza con l’ibridismo sessuale, ma credo che per “transgender” si intenda una persona che vorrebbe cambiare sesso, ma non si è del tutto convinta. La dott. Castellano è stata reclutata nella lista del Pdl dal candidato presidente, On. Edmondo Cirielli. Ai giornali che l’hanno intervistata ha dichiarato di essere stata sempre di destra e di non avere simpatia per il gay pride. La sua discesa in campo rappresenta senza dubbio un fatto straordinario, per diverse ragioni. Intanto il suo orientamento sessuale, diciamo così, rompe uno schema al quale credevamo di esserci abituati, quello secondo cui i gay e simili potessero militare solo a sinistra perchè discriminati dalla destra, sia laica che cattolica. In secondo luogo, la discussa candidatura cancella un primato che per anni è stato appannaggio della sinistra antagonista : il diverso come totem intangibile. Ma come avrà preso la notizia di tale operazione l’elettorato di Alleanza Nazionale, specialmente lo zoccolo duro di provenienza missina? Non abbiamo sondaggi alla mano, ma riteniamo che le reazioni siano state contrastanti, nel senso di contrasto con la decisione del presidente. Personalmente, da liberale, non ho pregiudizi verso nessun cittadino legittimamente meritevole di elettorato attivo e passivo. Ma mi piacerebbe conoscere le vere ragioni di una simile decisione. Sarà stato l’ultimo atto del lungo processo di sdoganamento della destra italiana verso una dimensione più liberale ed europeista? O si è trattato di una semplice operazione di marketing nel solco dell’omosex più trendy? Agli elettori l’ultima parola, pardon l’ultimo voto.
C’è un’altra ipotesi:
che Martina Castellano sia “un’ex di Cirielli”?
QUESTA E’ BUONA !!!!!!!
Petillo non penso che riesci a dividere il centro destra con questi mezzucci, penso nel tuo piccolo partitino che non ti considerano neanche
La mia “battuta” sulla dott.ssa Martina Castellano, che per altro non ho il piacere di conoscere, probabilmente da alcuni non è stata intrepretata nel giusto senso. Una battuta che, a questo punto, penso che avrei potuto evitare in quanto, per la mia formazione culturale e politica, mi pare ovvio che nessuna discriminazione tra sessi e “orientamenti”, possa mutare il mio modo di rapportarmi verso gli altri.
Al signor Totonno invece, che non si firma per esteso, pregherei di aggiungere anche il cognome, così da inviargli alla prima occasione, una grammatica della lingua italiana.
Se fosse solo un’operazione di marketing politico sarebbe estremamente devastante per il rispetto che ogni colore politico, in accordo o meno con le tendenze sessuali delle persone, deve all’individuo in quanto tale. La cultura di destra, strumentalmente omofobica, è comunque improntata al rispetto della persona. Non capisco la scelta di Cirielli che scimmiotta i comportamenti di una sinistra fallimentare su tutto il panorama e tralascia i sentimenti di appartenenza di un’intera classe politica. Può darsi che effettivamente Martina sia una sua ex, quindi ci sarebbe un atteggiamento clientelare del candidato ed anche questo non va bene. Comunque onore a Martina Castellano al contrario di tanti esponenti politici salernitani ha dimostrato di avere le …..qualità