Cava de Tirreni: “Quando la palla usciva fuori” di Sergio Mari
Il rapporto con il “pallone” e con la società. Sempre al confine tra quello che accadeva in campo e ciò che viveva fuori. Così Sergio Mari si è raccontato al pubblico della Rassegna letteraria Com&Te 2009, che ieri sera ha sfidato il freddo pungente per ascoltare l’autore di Quando la palla usciva fuori, pubblicato dalle edizioni Gutenberg.Mari ha parlato a tutto campo, della sua opinione, pessima, dei giornalisti sportivi “sempre pronti a dare le pagelle”, della pressione psicologica che grava suoi calciatori, spesso giovani impreparati ad affrontare il rapporto con i media. Diverso il caso dell’allenatore dell’Inter Mourihno che in fatto di comunicazione è uno che “rompe gli schemi ed ha le spalle molto larghe”.Del mondo del calcio Mari ha un buon ricordo: “ho conosciuto giocatori che mi hanno anche suggerito qualche buona lettura”. L’autore del libro è stato mediano della Cavese dei tempi d’oro, quella che sconfisse a San Siro il Milan per 2-1. Nel libro c’è spazio anche per la vita e la morte suicida di un campione, quella di Agostino Di Bartolomei, per tutti semplicemente “Ago”.“Ho conosciuto De Bartolomei avendolo marcato e così ho scambiato con lui qualche parola -ricorda, non senza un velo di tristezza- pochi giorni fa la moglie mi ha detto una cosa che non ho vergogna e ripetere e cioè che sono una persona dolce”.Il sindaco Luigi Gravagnuolo, nel prendere la parola ha sottolineato la valenza di un libro come Quando la palla usciva fuori, pubblicato dalle edizioni Gutenberg. “Dovrebbe essere portato nelle scuole perché Mari riesce ad essere a cavallo tra quello che accade in campo e fuori nella vita dei giovani”.La manifestazione è organizzata da Pasquale Petrillo, presidente dell’Associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio, presieduta, e da Alfonso Bottone, direttore editoriale del periodico d’informazione ECO magazine. Dal libro è stato recentemente tratto un avvincente monologo della durata di 55 minuti, intensamente interpretato dallo stesso Sergio Mari, con la regia di Peppe Lanzetta, sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Salerno lo scorso 12 marzo.