Mostra su Caravaggio alla scuola Vicinanza, con Alessio Boni

Caravaggio arriva a Salerno e dal 4 aprile sarà al centro di una mostra-evento alla scuola “Vicinanza”. Infatti, fino al 18 del prossimo mese, l’istituto di corso Vittorio Emanuele aprirà le porte alla rassegna sull’arte del Caravaggio dal titolo “L’ultimo grido”. Un’iniziativa nata dalla sapiente preparazione del maestro Ciro Rienzi che presenterà 12 riproduzioni su tela fedeli  a quello che è considerato il primo grande esponente della scuola barocca e uno dei più celebrati pittori del mondo. Si tratta di una fedele riproduzione su tela di alcuni quadri caravaggeschi in esposizione nei più importanti musei del mondo, ad opera dell’artista che da anni è impegnato nel campo dell’arte con l’associazione “Pubbliarte”. Dodici opere di cui la prima versione di una distrutta durante un bombardamento verso la fine della seconda guerra mondiale: quel “San Matteo e l’angelo” realizzato nel 1602 e rifiutato dalla congregazione perché in essa era rappresentato il santo come un popolano semianalfabeta a cui l’angelo guida materialmente la mano nello scrivere il Vangelo. Il resto delle opere non ha bisogno di presentazioni: Bacchino malato, Canestra di frutta, Ragazzo morso da un ramarro, I bari, La conversione di San Paolo caduto da cavallo, Testa di medusa, Davide con la testa di Golia, Cattura di Cristo, Incredulità di San Tommaso, Concerto e Amor Vincit Omnia . La mostra su Caravaggio, quindi, non fa altro che ribadire il richiamo irresistibile di una personalità così vicina alla sensibilità “contemporanea”, e contribuisce a mettere a fuoco quel sottile filo rosso che attraverso retrospettive o esposizioni va a toccare i “luoghi” del massimo esponente della scuola barocca, intrecciandosi con la parabola della vita di Michelangelo Merisi, intensa e brevissima come una stella cadente. L’artista “maledetto”, solo dalla cecità del suo secolo, diventa interprete del turbamento spirituale controriformistico e più semplicemente di una realtà umana e naturale, attraverso un modo nuovo di dipingere, che si fa vero, comprensibile, commovente, fino a diventare autobiografico, esistenziale e per questo lacerante.Rienzi è un artista non nuovo a questo tipo di realizzazioni. Annovera infatti nella suo curriculum di artista una serie di produzioni che partono già dagli anni ’70 con le sue “personali” presso le gallerie salernitane. Una maturazione graduale che culmina proprio con la mostra dedicata a Michelangelo Merisi, che l’artista salernitano definisce una delle sue migliori iniziative: far rivivere, grazie alla sua sensibilità di artista, i chiari-scuri, la passione e il misticismo, la veemenza e la gentilezza dei colori e delle immagini che caratterizzarono la vita e l’arte del pittore milanese. Rienzi, quindi, riesce nell’impresa di far gustare un quadro potendo immergersi nella magia dei colori e delle immagini, facendola risultare un’esperienza unica e totalmente coinvolgente. Emozioni che spingono ad andare oltre il senso della vista e a far vivere la pittura del Merisi in una nuova dimensione di compartecipazione sensoriale globale. E, all’inaugurazione dell’evento, quasi certa la presenza dell’attore Alessio Boni, il quale nel 2007 ha interpretato Michelangelo Merisi nella fiction Rai “Caravaggio” diretta da Angelo Longoni. Boni, a Salerno per presentare al “Verdi” il “Dio della Carneficina”, si intratterrà all’apertura della manifestazione con Rienzi.

Un pensiero su “Mostra su Caravaggio alla scuola Vicinanza, con Alessio Boni

  1. Io ho visto la mostra e non è niente male.
    Piuttosto volevo chiedere, spero di rimanere in tema, qualcuno sa come è possibile esporre nella sala mostre della scuola Vicinanza?..mi interesserebbe esporre una mostra grafica in questa sede.
    Attendo risposte,
    ringrazio anticipatamente

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