Incidente del 6 luglio 2008 a Salerno: sentenza Cassazione
In riferimento alla Vs richiesta di commento in ordine alla sentenza della Cassazione, che afferma il principio della colpa e non del dolo nella vicenda in oggetto, nella mia qualità di avvocato difensore della signora Veronica Siniscalco Vi confermo che la Suprema Corte ha ribadito quanto già statuito dagli organi giudicanti del Tribunale.I nvero, il Tribunale del Riesame prima, e il Giudice dell’Udienza Preliminare poi –che decise con sentenza per la richiesta dell’imputato di rito abbreviato-, hanno stabilito che l’omicidio dell’Alfano e le lesioni alla Siniscalco furono a titolo di colpa e non di dolo. Nonostante la contraria tesi della Procura, la vicenda era prevedibile sin da subito tanto che, in data 3 ottobre 2008, ovvero entro i tre mesi dal fatto, la Siniscalco depositò querela per lesioni colpose, atto senza il quale al Bodac sarebbe stata inflitta una pena inferiore a quella invece, massima ed esemplare, che statuì il Giudice del processo.D’altro canto, la pronuncia della Suprema Corte chiarisce in punto di diritto un principio, ovvero che lo stato di ebbrezza è un aggravante serissima nella causazione di un sinistro ma esclude il dolo; in caso contrario, si sarebbe determinata una giurisprudenza per la quale, per incidente stradale in stato di ebbrezza, anche l’aver causato lesioni personali avrebbe determinato un procedimento penale d’ufficio – lesioni personali gravi dolose-, e non a istanza di parte -querela, lesioni personali colpose-; e con significativi riflessi sulla risarcibilità del danno da parte dell’assicuratore, che in caso di dolo esclude l’indennizzo.Per quanto riguarda lo stato d’animo della Siniscalco, più che alle vicende processuali è rivolto al ricordo del suo futuro sposo e ai continui interventi chirurgici per una guarigione ancora lontana.
Avv. Antonio Cammarota
Il chiarimento alla sentenza dell’Avv.Antonio Cammarota, pone in evidenza che quando si verificano situazioni e/o circostante di una certa gravità e serietà, è opportunio affidarsi a professionisti esperti e seri che garantiscano la tutela del proprio assistito. Ben condivido il pensiero al di là del fatto processuale che, comunque la signora ha perso un affetto che l’avrebbe accompagnata del cammino della propria vita. A mio avviso, l’Avvocato Antonio Cammarota al di là dell’amicizia è un brillante professionista.