L’invasione di nostra signora ART
“L’ Invasione di nostra signora ART” è una performance artistica che ha invaso le nostre città in modo pacifico e per amore verso esse. E’ un’iniziativa nata sul web (facebook), da un’idea e progetto dell’artista tarantino Davide Intelligente, allo scopo di fare quel che mai è stato fatto: aggregare tutti gli artisti, trasformare le vie delle città in grandi corridoi di gallerie d’arte contemporanea, spazi espositivi a cielo aperto in cui poter ammirare l’espressione artistica di chi ha saputo osare… la fusione dei ‘panorami’ conosciuti con improvvise ‘variazioni’, con inattese nuove presenze: le opere. La data dell’Invasione di nostra signora ART non è stata anticipatamente comunicata, volendo lasciare ai cittadini la possibilità di godere della sorpresa. Le città d&rsquo ;Italia che hanno effettuato l’invasione sono 2O ; 280 gli artisti che hanno aderito all’iniziativa. Le installazioni verranno rimosse dai partecipanti entro due giorni. La permanenza dell’installazione sarà prolungata solo laddove i rispettivi Comuni chiedessero espressamente di far proseguire la mostra urbana: in tal caso le opere saranno rimosse , sempre a cura dei partecipanti, nella data indicata dai Comuni.L’Invasione di nostra signora ART non è una manifestazione di protesta, né un movimento politico, ma un’espressione d’amore per la cultura e per le nostre città.Chi ha partecipato all’ Invasione di nostra signora ART non è un buffone, ma un artista: non ha imbrattato proprietà altrui, non ha deturpato, non ha leso alcunché, non ha messo in pericolo persone, non ha gravato sui bilanci dei Comuni.Chi ha aderito all’iniziativa ha creato e donato a tutti, anche a coloro che non hanno il tempo o la possibilità di visitare una galleria d’arte. Le opere, posizionate nel contesto urbano, sono state esposte e offerte ai passanti, divenuti fruitori non solo dell’Invasione, intesa come iniziativa, ma di un momento del tutto inaspettato: emozioni da ‘cogliere e sentire’ mentre si fa la spesa, mentre ci si reca sul posto di lavoro, mentre si accompagna i propri figli alle entrate delle scuole. Alle città, l’Invasione di nostra signora Art, ha semplicemente voluto suggerire nuove suggestioni, restituire bellezze dimenticate. Alla fine dei conti, con umiltà, ha cercato di rompere la monotonia delle strutture e delle quotidianità, l’alienazione che spesso regna nei luoghi e sugli uomini che li abitano, e che fa loro guardare solo il percorso perpetuo di una strada ormai sterile, composta di oggetti ignorati, perché profondamente integrati n el territorio, perché ormai parte stabile degli orizzonti già conosciuti. L’arte è vita, la vita è arte.