Mercato San Severino: sinistro stradale

Anna Maria Noia

Mercoledì 1 aprile è deceduta una ragazza di Pandola, frazione di Mercato S. Severino.La ragazza, alla guida di un’auto che alcuni testimoni hanno definito di colore chiaro, ha perso la vita tra Fisciano e Baronissi, all’altezza del caseificio “Montella”.Gilda Citro, di 21 anni, faceva parte di una famiglia conosciuta – soprattutto nel Pandolese – col soprannome di “Cutinelli”, presumibilmente derivante da “cotica”, in dialetto napoletano.“Era una ragazza tranquilla – ricorda chi la ha conosciuta – perbene, di buona e onesta famiglia, senza grilli per la testa.”La giovane, secondo quanto affermato dai suoi parenti, lavorava come estetista in un centro sito al parco Santina Campana in Mercato S. Severino; quando è successo l’increscioso episodio stava tornando dal pranzo a casa del fidanzato, Francesco, di professione fabbro, con un’attività propria a Sava di Baronissi. Il padre, Giovanni Citro, è sulla cinquantina come la madre Giovanna Molinari. Il sig. Citro lavora presso una conceria a Solofra, la donna aiutava anch’ella in conceria, ma da tempo era in casa e accudiva i parenti, che a detta di molti sono numerosi.La coppia ha avuto altre due ragazze, Donata ed Annarita, che hanno due-tre anni di differenza con la scomparsa.La giovane abitava al centro di Pandola, vicino un fabbro e in un palazzo antico con una vecchia terrazza che affaccia su un largo in cui è posta una statuetta di padre Pio. Un santo che adesso la ha accolta senza dubbio tra le sue braccia in Cielo. Gilda era parente alla lontana con i proprietari del negozio di abbigliamento “Stress”, al centro di S. Severino, che ora non esiste più.“Troppo brava, davvero, quella ragazza – hanno dolorosamente espresso i familiari, in un composto sfogo. In particolare una conoscente che vive proprio sullo stesso pianerottolo dell’abitazione della famiglia Citro ha confidato che la ferale notizia la ha dovuta comunicare lei stessa agli affranti genitori e agli altri parenti.Ora Gilda vivrà per sempre nel ricordo dei suoi cari, dopo il suo breve percorso terreno dal quale, come purtroppo tante altre vite, è stata falciata da un’auto assassina.