Cilento:rinviata udienza sulla strada del Parco Nazionale
La seconda udienza del processo penale sulla questione della strada in zona 1 del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è stata rinviata al 22 maggio prossimo. Ricordiamo che, nella precedente udienza il Giudice, dott. Russillo, aveva ammesso sia il CODACONS, rappresentato dall’avv. Alberto Landi, sia il Comitato 18 Agosto 2006 di Monte San Giacomo, rappresentato dall’avv. Francesco Maldonato, come parte civile nel processo. Nella prima udienza, al momento della presentazione delle richieste di costituzione di parte civile, l’avv. D’Aniello, difensore degli imputati, aveva calorosamente contestato davanti al Giudice Russillo la legittimità dell’accettazione di tali richieste. Tuttavia il Giudice, riconoscendo il nostro diritto a partecipare al processo, aveva ammesso, dopo una non breve camera di consiglio, le richieste sia del Comitato 18 Agosto sia del CODACONS. Nell’udienza del 22 maggio prossimo verrà ascoltato il perito nominato dal Pubblico Ministero, Ing. Marcello Romano, e, presumibilmente, verranno sentiti i testimoni nominati dalle parti.Si ricorda ancora che sono stati rinviati a giudizio il committente, Mele Luigino, il direttore dei lavori, arch. Romano Saverio e il titolare della ditta esecutrice, Santangelo Carmelo per il presunto danno ambientale arrecato in zona 1 e zona SIC del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano a 1100 metri sul livello del mare, in località Fossa di Zia Margherita nel territorio di Monte San Giacomo. Quei mezzi cingolati, nell’agosto del 2006, avrebbero compiuto il loro lavoro di sventramento della montagna in modo praticamente indisturbato, se non vi fosse stato l’intervento dei membri del Comitato 18 Agosto e della sede CODACONS di Sala Consilina. I lavori furono momentaneamente bloccati dalle nostre proteste via stampa, ma poi l’amministrazione comunale, nelle persone del Sindaco, dott. Nicodemo Franz, e del Vice-sindaco, arch. Accetta Raffaele, ai nostri gridi di allarme rispondeva, sempre a mezzo stampa, che era “tutto a posto”. I lavori riprendevano a Settembre, con spargimento di materiale vario (estraneo alla zona) per imbrecciare la strada. Gli amministratori quindi asserivano che i lavori proseguivano proprio perché tutto era a posto, asserendo che noi e i membri del comitato cittadino eravamo dei “millantatori”.
Roberto De Luca, Responsabile sede CODACONS di Sala Consilina