Bruxelles: Pittella scrive a Danuta Hubner per l’Abruzzo

In una lettera inviata oggi alla commissaria europea alla Politica regionale, Danuta Hübner, il presidente della Delegazione italiana nel Gruppo socialista al Parlamento europeo, Gianni Pittella, ha chiesto che, accanto agli aiuti di emergenza, Bruxelles faccia la sua parte per la ricostruzione dell’Abruzzo in un’ottica di medio e lungo periodo.E’ probabile che la forzata interruzione delle attività produttive riporti il PIL dell’Abruzzo sotto la soglia del 75% rispetto alla media comunitaria – fa presente Pittella – ed è pertanto opportuno ricollocare la regione colpita dal terremoto nell’Obiettivo Convergenza (ex Obiettivo 1).La proposta – precisa Pittella – non deve valere come un’eccezione, ma come una regola generale, per cui sia possibile in futuro ricollocare una regione nell’Obiettivo Convergenza  quando  il PIL dovesse scendere al di sotto della soglia del 75% a seguito di eventi gravi ed imprevisti che incidano profondamente sulla sua economia e la sua capacità di sviluppo.

Gentile commissaria,

desidero innanzitutto esprimere a lei e a tutta la Commissione europea la nostra gratitudine e il nostro apprezzamento per la solidarietà  espressa ai cittadini dell’Aquila e dell’Abruzzo e, idealmente, a tutti gli italiani, in seguito al tragico terremoto dello scorso 6 aprile.La disponibilità a mobilitare il Fondo europeo per le catastrofi rappresenta il segno che la solidarietà europea è un fatto concreto, che ogni cittadino può toccare con mano. La ringrazio anche per aver programmato subito una sua missione in Abruzzo per il 14 e 15 maggio prossimi.Desidero, tuttavia, richiamare la sua attenzione sul coinvolgimento dell’Unione Europea nello sviluppo dell’Abruzzo in una prospettiva di medio e lungo periodo.L’ipotesi di una riprogrammazione di fondi dell’Obiettivo Competitività (ex Obiettivo 2), da lei annunciata, è probabilmente la strada più rapida e agevole per fornire un aiuto alle aree colpite dal sisma.Credo, però, che sarebbe opportuno, al di là degli aiuti immediati alla ricostruzione, pensare ad un sostegno che consenta il rilancio a lungo termine della crescita nelle aree terremotate e, quindi, a nuovi investimenti.Per questo le chiederei di valutare attentamente la possibilità di una riconsiderazione della posizione dell’Abruzzo ai fini di un suo ritorno nell’Obiettivo Convergenza nella malaugurata ipotesi in cui il PIL regionale si rivelasse inferiore alla soglia del 75%, a seguito della forzata interruzione di molte attività produttive. Tengo a precisare che questa mia proposta non mira affatto a voler suggerire una modifica del Regolamento che si limiti al solo caso dell’Abruzzo ma,  piuttosto, a introdurre una regola generale secondo cui sia possibile ricollocare una regione europea nell’Obiettivo Convergenza  qualora  il suo PIL dovesse scendere al di sotto della soglia del 75% a seguito di  eventi gravi ed imprevisti che incidano profondamente sulla sua economia e la sua capacità di sviluppo. Sarei, inoltre, estremamente interessato a conoscere le ragioni del suo riserbo quanto alla possibilità di estendere lo sforzo di solidarietà nei confronti dell’Abruzzo all’insieme del territorio nazionale italiano, attraverso una riprogrammazione dei fondi assegnati alle regioni dell’obiettivo convergenza. Pur essendo perfettamente consapevole del fatto che un intervento di questo tipo richiederebbe un iter più complesso e più lungo a causa della necessaria modifica del Regolamento comunitario, non posso fare a meno di sottolineare che esso avrebbe il vantaggio di attingere a risorse più corpose, visto che le risorse di cui è dotato l’Obiettivo Competitività sono, tutto sommato, limitate.Mi permetto infine di suggerire, come ulteriore possibile fonte di sostegno attraverso fondi comunitari per le aree terremotate, l’utilizzazione dei fondi non spesi, e quindi restituiti dagli stati membri, a  seguito dell’applicazione della regola N+2, meglio nota come disimpegno automatico, casomai attraverso la costituzione di un Fondo che permetta ai Fondi strutturali di riutilizzare le risorse loro assegnate attraverso l’accordo interistituzionale.Quest’ultima possibilità presenterebbe, a mio modesto avviso, il vantaggio di non stornare fondi già destinati ad altre finalità ma di utilizzare risorse che le regioni non sono state in grado di utilizzare.Le sarei molto grato se, compatibilmente con i suoi numerosi impegni, volesse accordarmi la possibilità di incontrarla, prima della sua missione in Abruzzo, per consentirmi di esporle personalmente queste nostre proposte.La ringrazio dell’attenzione e la saluto cordialmente,

Gianni Pittella, Presidente della Delegazione italiana Gruppo PSE, European Parliament, ASP 15G206, 60, rue Wiertz 1047 Bruxelles