Cava de Tirreni:candidati provinciali Pd, De Rosa e Baldi

Inaugurata, stamani, la nuova sede del Partito democratico di Cava de’ Tirreni e presentati i due candidati al consiglio provinciale: Gianpio De Rosa e Germano Baldi. Nella gremita sede, che porta il nome “25 aprile”, e che è sita nel cuore della città, sotto i portici, erano presenti numerosi rappresentanti dell’esecutivo provinciale, consiglieri regionali, istituzioni, cittadini, simpatizzanti, oltre, naturalmente, al candidato alla Presidenza Angelo Villani. “Quando c’è la Provincia del fare c’è di rimando la politica del fare, hanno dichiarato i due candidati de Rosa e Baldi. Per noi parlano i fatti che sono inconfutabili. Continueremo su questo solco, capace di dare risposte ai cittadini”. “Essere concreti e lavorare per i cittadini è la missione di chi fa politica. E fare politica non è un mestiere ma una passione – ha dichiarato il Presidente della Provincia, Angelo Villani. Giriamo tra la gente, illustriamo quanto fatto – che ci dà credibilità – e proponiamo il programma. Lo stesso Piano di coordinamento provinciale (PTCP) è  di per sé già un programma, e a chi ci dice che potevamo farlo prima rispondiamo che noi lo abbiamo fatto. E siamo la prima Provincia ad averlo fatto! Non amo fare polemiche, mi attengo ai numeri, ai dati e continuo a lavorare per il territorio. Perché le elezioni provinciali, lo ricordo, chiamano in causa direttamente il territorio e non sono paragonabili alle Politiche, come, invece, qualcuno sta tentando di fare. Ad oggi non ho ancora sentito nessuna proposta, solo enunciazioni”, ha concluso Villani.“La Provincia guidata da Angelo Villani ha operato e i fatti sono sotto gli occhi di tutti, ha dichiarato il segretario provinciale del Pd, Michele Figliulo. Capisco che siamo in campagna elettorale e che si cerchi di strappare voti; non capisco, però, chi –  e mi riferisco al centro destra – fino a pochi mesi fa definiva Villani ‘…un ottimo Presidente e gli investimenti fatti uno straordinario risultato..’ e oggi cambiare, ribaltare l’opinione. Parole, vi ricordo, pronunciate pubblicamente”, ha concluso Figliulo.