Cava de Tirreni: il segno di Goya, 80 capolavori in mostra

Grande successo per la prima settimana di esposizione della mostra “Il segno di Goya. Ottanta capolavori incisi”, presso la splendida cornice della rinnovata Galleria Civica d’Arte, ospitata nel complesso di S. Maria del Rifugio. L’indagine conoscitiva approntata, ha fatto emergere i seguenti dati:411 il numero dei visitatori dal 19 al 26 aprile 2009. Età media dei visitatori tendente alla mezza età. Città di provenienza dei visitatori: Avellino, Napoli, Salerno e la provincia in generale. Città extraterritoriali: Palermo, L’Aquila, Foggia, Catanzaro, Milano, Roma. In particolare, il 30% circa dei visitatori è in possesso di un titolo di studio di Scuola Media Inferiore, mentre il 50% circa, ha conseguito un diploma di Scuola Media Superiore o una laurea; il 90% dei visitatori si è recato appositamente a Cava de’Tirreni in occasione della mostra. Il 90% dei visitatori giudica la mostra tra il buono e il molto buono; il 60% dei visitatori non residenti, è intenzionato a fermarsi in città.L’esposizione Il segno di Goya. Ottanta capolavori incisi, propone ottanta opere appartenenti al ciclo denominato “I disastri della Guerra” e testimonia la maestria della tecnica incisoria dell’artista spagnolo che, ultrasessantenne, si adoperò per recuperare quante più lastre di rame gli fosse possibile, per dar voce alla convinzione che la guerra sia unicamente l’epilogo della follia umana.Los Desastres de la Guerra non sono dunque solo la semplice reazione di un artista che interpretò il suo tempo per restituire una lettura degli avvenimenti che agli inizi del 1800 scossero l’intero assetto politico europeo, quanto una narrazione della sua terra, la Spagna, e – in chiave universale – della natura umana, della pura violenza e sopraffazione che guerra e politica riversano sulla popolazione civile, calata nel ruolo di vittima della storia e di una morte feroce e priva di senso.Il fantastico e il deforme, cifra stilistica personale di Goya, destinata a condizionare molta parte dell’arte successiva, si appoggiano in questo ciclo a una base storica precisa, un evento che scosse la Spagna, trattato in maniera non cronachistica, ma impostato su soluzioni figurative potentemente evocative. L’invasione della Spagna ad opera delle truppe napoleoniche nel 1807 fu l’inizio di un lungo avvicendarsi di affanni e disastri come la sanguinaria ribellione della nativa Saragozza nel 1808 o la carestia a Madrid del 1810-11, per culminare nel regime di monarchia assoluta e oscurantista instaurato da Ferdinando VII, salito al trono dopo la liberazione dagli invasori.L’itinerario espositivo costituisce un’occasione unica per ammirare una delle vette della produzione grafica di Goya, abile nel fondere in uno stile assolutamente originale libertà espressiva, fantasia e adesione alla realtà.