Serre: sequestro dell’azienda agricola zootecnica “Lamberti”
Il 30 aprile 2009, alle ore 09,00 circa, a Serre – contrada San Pietro, nel corso di servizio coordinato disposto dal Comando Regione Carabinieri Campania di Napoli, per contrastare i fenomeni dell’inquinamento ambientale e dell’abusivismo edilizio, lungo la fascia costiera, i carabinieri della compagnia di Eboli, collaborati dal personale del Nucleo Operativo ed Ecologico di Salerno, dal Nucleo Subacquei di Napoli, da unita’ del Servizio Navale di Salerno, con l’ausilio di un elicottero del 7° Elinucleo Carabinieri di Pontecagnano, sottoponevano a sequestro probatorio l’azienda agricola zootecnica “Lamberti” che si estende su di una superficie di circa 3.000 metri quadrati, con circa 110 capi bufalini, deferendo in stato di liberta’ il titolare dell’azienda L.V., di 26 anni , da Albanella, per avere violato le seguenti norme:decreto 7 aprile 2006 (norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento);art. 124 comma 1 sanzionato dall’art. 137 comma 1 d.l.vo 3 aprile 2006 – n.152, perche’ in qualita’ di titolare di impresa attivava uno scarico non autorizzato e quindi un illecito smaltimento di liquami zootecnici (parti palabili e non palabili) che, provenienti dalle aree di stabulazione, a seguito di naturale ruscellamento sul suolo si riversavano nel torrente “San Pietro” per poi essere canalizzati nel fiume calore; art. 6 comma 1 a), b), e comma c) del d.l., vo 172/2008, perchè in qualità’ di titolare di impresa abbandonava, scaricava e depositava sul suolo, nel sottosuolo ed in corso d’acqua superficiale, rifiuti speciali non pericolosi ed in particolare reflui zootecnici (parti palabili e non palabili, liquami, urine etc. provenienti dall’attivita’ di allevamento bufalino);art. 674 c.p., perche’ a seguito della condotta assunta, concorreva a traverso il getto e lo scarico di effluenti di allevamento e rifiuti speciali pericolosi, a deturpare l’ambiente circostante l’allevamento zootecnico da lui condotto;art. 192 comma 1 e 2 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, per avere realizzato un deposito incontrollato di rifiuti speciali ed in particolare effluenti zootecnici in un fosso-canale e nel torrente “San Pietro”, a seguito dell’illecita e continua attività di scarico all’interno dell’azienda che veniva sottoposta a sequestro ed affidata in giudiziale custodia all’indagato.Alla luce delle palesi violazioni accertate, atteso anche la gravità e l’entità del fenomeno di inquinamento accertato, i Carabinieri procedevano al sequestro dell’azienda con circa 110 capi bufalini facendo carico al proprietario di rispettare la normativa vigente in materia di tutela e benessere degli animali (alimentazione, pulizia e mungitura degli stessi), diffidandolo a chiudere le tubazioni che consentono lo scarico delle acque reflue nel canale consortile.All’azienda venivano apposti i sigilli.Intanto, i Carabinieri della Compagnia di Eboli, grazie alla loro presenza capillare sul territorio, proseguano l’attività di monitoraggio delle aziende agricole zootecniche finalizzate al rispetto della normativa vigente in materia di inquinamento ambientale del suolo, sottosuolo e delle acque.Nel contesto dell’operazioni, i Carabinieri a San Gregorio Magnio sequestravano uno stabile avente una superficie di 200 metri quadri circa, perché realizzato abusivamente, deferendo in stato di libertà il proprietario D.O. di 57 anni, del luogo, per avere edificato in difetto del permesso a costruire.