L’eurodeputato Gargani: province, ruolo determinante europeo
“Gli enti provincia non saranno mai soppressi, hanno un’importanza fondamentale perché sono il primo anello della filiera istituzionale che collega gli enti locali con l’Europa, i territori del Sud, come l’Alta Irpinia, con gli uffici della programmazione finanziaria comunitaria”. Così il presidente uscente della commissione giuridica europea, Giuseppe Gargani, ha aperto ieri sera a Calitri, in un affollatissimo teatro comunale, la sua campagna elettorale per le Europee del 6 e 7 giugno in Alta Irpinia. Gargani, un discorso appassionato, ha presentato le tante e strategiche implicazioni che le imminenti elezioni sia per il rinnovo del Parlamento di Bruxelles e Strasburgo sia per le elezioni amministrative e provinciali avranno sugli enti e sulla classe dirigente locale.“Dopo il voto di giugno – ha spiegato Gargani – lo scenario sarà completamente rinnovato. La Provincia di Avellino sarà collegata anche politicamente al governo nazionale ed all’Europa attraverso i suoi rappresentanti a Bruxelles. Inoltre questo voto preparerà quello per le elezioni regionali del 2010. Con Bassolino che utilizza malissimo ed in modo irresposnabile i finanziamenti europei, è ormai giunto il momento di provocare un ribaltamento di posizioni, anche per garantire una pianificazione nuova e mirata delle risorse residue dell’Unione europea, quelle fino al 2013, che non faccia perdere l’ultimo treno dello sviluppo delle zone interne”. “Bisogna dunque iniziare a vincere già da oggi – è il ragionamento dell’europarlamentare irpino – perché la catena della nuova rappresentanza politica sia poi completata con tutti gli anelli”.“Io sono il garante per la prossima legislatura, che segna una fase nuova a tutti i livelli istituzionali – conclude Gargani – Mentre nel 2004 i moderati erano una forza residuale, oggi sono l’ossatura del partito di maggioranza e sono determinanti. Bisogna dunque aggregare le forze minori in un unico progetto politico che colleghi all’Europa tutti gli enti locali, a partire dalle Province”.