Galeotto mouse!
Déià vu. Quella internauta, sana manìa. Della rete ingannatrice. Con debite conseguenze. Tanti, dietro il mouse. Incollati allo schermo. Per conoscere, scoprire, chattare. Siti coloratissimi, inserzioni a iosa, blog a volontà. Una vera a propria fobìa comunicativa. Come si sente. Come si vuole. Un modo d’esorcizzare la solitudine. D’affidare ad altri, sfoghi ed emozioni. Evitando l’impatto diretto. La timidezza, che a volte incede nel confronto. Qualcuno si spinge oltre. Mentre qualche altro si lascia andare a confidenze intime e riservate. Chi s’inoltra in descrizioni minuziose, d’ingiustizie sociali e chi recrimina aspramente. Chi si crogiola in corteggiamenti leziosi e chi si concede a commenti scabrosi. Chi congettura favori e chi lamenta ingiustizie. Si finisce per perdere gl’inibitori freni dialogici. Fidandosi troppo del network sociale. Un tempo, foglio bianco e china. Pergamena e ceralacca. Oggi, il sorpasso cartaceo, la corruttela informatica. Al di là della privacy e delle distanze. Com’è avvenuto ai degenti udinesi. Finiti in rete anestetizzati, per dovizia informativa dell’infermiera. I limiti, che ancora molti non distinguono. Finendo per disorientarsi. Allentando i piedi da terra. Frastornati di emozioni virtuali. Conoscenze fittizie. E perdendo anche il lavoro! Galeotto il pc, in barba a Brunetta! Sfogliando il libro Cuore virtuale. La trappola. Blogger, sulla propria pelle, tiranneggiano stralci confidenziali. Amori a portata di mouse. Pedofilìa, a collaudo di rete. Di cotte e di crude. Soprattutto, fresche di giornata. Non ultima la giovane segretaria. Confidata troppo la sua voglia di cambiar lavoro: subito esaudita. Licenziata, appena intercettata. Tutti spiati. Un tempo pedinati, seguiti, registrati. Oggi ascoltati e sintonizzati. Facebook: devolution del terzo millennio. Delittuosa l’assenza. Il dinamico Barak, ai picchiettii del mouse, il successo americano.La rete funziona e come! Gruppi spontanei, associazioni, proclami, comunicazioni, messaggi criptati. A volte, invece, lapalissiani, tanto da…esser pagati cari! Ma nella babele d’icone e commenti, uova e massime, cuoricini e foto, didascalie e slogan, idee, messaggi, personaggi al punto da…comunicare anche, ad anonimi sconosciuti, il proprio vissuto!