La Liberta’ interiore, l’uomo in bilico tra scelta consapevole o condizionamento occulto
Certamente noi viviamo in un’epoca e in un luogo di pace, ove la libertà di fatto viene tutelata e ritenuta valore fondamentale patrimonio di tutti. Libertà intesa in senso fisico e pragmatico. Ben noto che in molti altri luoghi di questo nostro migliore tra i mondi possibili, così non è. La libertà interiore è tutto un altro paio di maniche. Cosa è? Come si conquista? Siamo consapevoli di possederla o, forse, ci siamo concessi il lusso di ignorare la sua esistenza? Tutti noi siamo bombardati da migliaia di informazioni al secondo, non ce ne rendiamo conto, ma il nostro cervello le registra e le trattiene per poi rielaborarle. Se ci si sofferma sulla questione, quante volte ci viene detto cosa fare, dire, non fare, non dire, pensare? Non in modo aperto,no, nemmeno in termini autoritari, apparentemente. Però… Però se non esci il sabato sera sei uno “sfigato”, se non ti vesti alla moda sei un “poveraccio”, se studi e magari pure la scuola ti piace sei “secchione”. Ma allora siamo liberi di essere ciò che sentiamo di essere? Soprattutto, ci siamo mai chiesti se siamo qualcosa di diverso da ciò che ci viene “chiesto” di essere? La libertà interiore non ci piove dal cielo, la si conquista e si mantiene con fatica e sacrificio. Ognuno sceglie il proprio Sé, se si pone il problema. E’ la differenza che intercorre tra chi vive e chi si lascia vivere. E’ il coraggio di fare, dire, pensare, prendendosi la responsabilità. Il vero coraggio non è fatto di gesti eclatanti o di parole urlate. La vera libertà interiore ti porta a sorridere a chi ti dice che sei un poco “stravagante”, ma, è noto che si disprezza sempre un po’ ciò che non si ha il coraggio d’essere.