Il crepuscolo degli dei
Il centro-sinistra fa le valigie da Palazzo Sant’Agostino. Al suo timone, dopo ben 15 anni, il centro-destra. Le liste dell’on. Edmondo Cirielli. Quelle che l’hanno sostenuto in questa corsa verso la gestione di un ente tacciato d’aver sperperato fondi in allegre gestioni mangerecce. D’aver offerto il fianco al clientelismo. Nell’aria, la vittoria. I sondaggi, aùguri. Ovviamente alle urne, col loro segreto, i risultati. Ora toccherà al neo presidente Cirielli, che aveva già annunciato che nel suo incarico anche di presidente camerale della commissione Difesa, si dividerà tra la Capitale e Salerno, mettere insieme i pezzi disarticolati del puzzle. Perchè il soggetto politico del Pdl, ancora embrionale per garantire intesa amministrativa. Ancora da rodare. Poi occorrerà pensare alle altre tessere della coalizione, aggiunte per strada. Incerte fino all’ultimo, Mpa, Udc, se scendere accanto all’on. Tenendo presente anche le numerose anime, trasmigrate da An, per mancata intesa col leader. Al quale, ascritti soprattutto modi militari. Schematici. Divide et impera, per lungo tempo l’imperativo del presidente. Ma alla fine vincente, alla luce del successo provinciale. Rotto l’asse di centro-sinistra, comune-provincia, come due personalità autorevoli, Cirielli e De Luca, governeranno la città, il rebus di queste ore. Chi indietreggerà per primo, ancora non si sa. Certamente non il presidente. La vittoria delle armi o la resa? Troppo intelligente De luca per non leggere il dato elettorale come la smaccante sconfitta del centro-sinistra. Nel quale lui, in fondo, non ha mai creduto. Le logiche di partito, gli sono sempre appartenute poco. Giocoforza in campagna elettorale, accanto agli alleati, ma alle scorse amministrative, il suo successo, solo personale. Sbaragliando le logiche dei partiti e voltando le spalle allo stesso simbolo ds, che non adottò. La gente, il popolo, gli consegnarono le chiavi della città con un plebiscito di consensi. Su questo stesso elettorato aveva fatto appello per continuare una tradizione.Qualcosa non ha retto. Non ha funzionato. L’astensionismo, il caldo, la voglia di nuovo, il vento del Pdl. Ora, da Palazzo di Città, la solitudine del vinto! Digrignando l’amarezza, di un tramonto d’epoca!
buon lAVORO
Vincenzo è arrivato il momento in cui devi decidere politcamente CHI SEI. O ti accontenti del bipolarismo o meglio scegli di dare un connotato politico a quel che fai quale sindaco, cioè di stare vicino ai cittadini, al teritorio, cioè la POLITICA del SOCIALE, che calza a pennello con le caratteristiche del popolo Italiano, Campano, Salernitano.
Deciditi! la tua scadenza ventennale è vicina, se non ti muovi sei finito, come è terminata la giostra della sinistra. L’Europa ed i sistemi efficienti Vi e Ti eliminerranno e senza bisogno del centrodestra. In bocca al lupo Vincenzo.