Cilento-Vallo di Diano: rischio bancarotta per i farmacisti
Rischiano di andare in bancarotta le 200 farmacie del Cilento e Vallo di Diano collegate all’ex Asl Salerno 3. Infatti, i titolari degli esercizi commerciali dallo scorso mese di marzo non percepiscono dall’azienda sanitaria locale i pagamenti per le prestazioni offerte. Tutto questo sta portando ad avviare procedure di pignoramento e transazioni legali che per i farmacisti si traduce in aggravio di spese non indifferente. A scendere in campo per difendere la categoria è la segretaria della Fisascat Cisl Salerno e vice presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Salerno Luisanna Pellecchia. “Per atto di giustizia questi farmacisti vanno pagati assolutamente e l’Asl deve darsi una mossa”, tuona la rappresentante sindacale. “In alcuni casi il totale del fatturato di piccole farmacie coincide con gli introiti mutualistici. Se queste somme non arrivano molti saranno i farmacisti costretti a chiudere la propria attività. Inevitabilmente tutto questo si ripercuoterà sull’occupazione” , afferma la Pellecchia. “Sono 150 i dipendenti che rischiano il posto lavoro e altri 300, in attesa del primo impiego, corrono il rischio di rimanere disoccupati a vita”. Una protesta forte e decisa quella della segretaria Fisascat, che non la manda a dire e preannuncia già azioni importanti per dare una sterzata positiva alla vicenda: “Se l’Asl non ci pagherà entro un mese le farmacie interessate effettueranno uno sciopero inoltrato. Se questo non dovesse bastare chiederemo al prefetto di Salerno Claudio Meoli un tavolo di concertazione con la partecipazione dei vertici dell’Asl e della Federfarma”.