Caro amico, ti scrivo…!
Gli amici, accanto sempre. Per una stretta di mano. Senza essere strattonati per un dito, tirati per il bavero della giacca, per la tracolla dello zainetto. Presenti nella lusingante inedia della solitudine. Quando le cose non incanalano il verso giusto. E gl’ingranaggi cedono alla legge del più forte. Soffocando lo spazio troppo angusto, per dilatarsi ulteriormente. Capaci d’ascoltare e di farsi anche da parte, se necessario. Dell’ultim’ora o della prima, poco importa se si condivide un cammino. Sulla stessa corda sintonica. Al di là delle distanze e delle condizioni. Delle occasioni e dei trascorsi. Che restano abbarbicati, quando tutto crolla. In quanti politici, l’amarezza della riscossa. Il successo bagnato dalla sconfitta inattesa. E gli amici, dalla foga della calca, quasi dileguati. Ingoiati nella vertigine di nuove alleanze, d’avventurose conoscenze: tutte da poter sfruttare. Prendendo, a poco a poco, un dito, una mano, l’intero gomito! L’ opportunismo. del baratto esistenziale. Il do ut des, giammai tramontato, nell’emisfero del saper vivere. In funzione dell’ottenere. L’apparente solitudine di chi non ci sta. Di chi sceglie di non lasciarsi scegliere, d’essere omologato. Di non annullare un valore. La saggezza evangelica: “Chi trova un amico, trova un tesoro” . Altro che “Caro amico ti scrivo…” , per dirla con Dalla. Spot elettorale, che tanti si son ritrovati infilato in buca, senza aver mai conosciuto questo o quel candidato. Arbitrariamente abusivo il sostantivo amico. L’inflazione incombente, specula anche sui termini. Fortunatamente qualcuno usa la cera, per il canto delle sirene: s’impone, nel non lasciarsi scegliere. Punta sul valore di autentici rapporti umani, senza steccati ambiziosi. Sa, che al termine di qualsiasi giornata ed in ogni circostanza, non sarà mai solo. La vita, occasione preziosa, da saper cogliere, in modo autentico, in ogni sfaccettatura. Anche in controluce, condivisa, accelera per esser vissuta fino in fondo. Grazie, ad un vero amico!
L’ amicizia vera la porti nel cuore. E’ un dono prezioso quando è amicizia sincera. Il vecchio detto “l’amico lo vedi nel momento del bisogno” vale ancora. Almeno per me. Ma quando si è amici? Secondo me quando ci si guarda negli occhi, si vedono le stesse espressioni, e insieme si va avanti, aiutandosi se a volte uno dei due cade o viene colpito. Parafrasa bene anche il matrimonio. Caro amico caro, grazie per avermi scelto, io tra mille.