Dalla Cina… gay senza furore!

di Rita Occidente Lupo

Dalla Cina, di tutto un po’. Oltre il boom economico,  inflazionante a prezzi concorrenziali il nostro mercato, l’emulazione dei diritti. Il gay pride. Senza trasgressività. Per la prima volta, Shangai s’attrezza a dar voce al 10% degli occhi a mandorla. Una settimana tra convegni, proiezioni e discussioni, sulle dinamiche omosessuali. In riserbo, senza sfilare. Il ricavato, agli orfani della sieropositività. Un modo per far valere i propri diritti anche nel Paese che fino a qualche tempo fa, non sapeva neanche che potessero venir fuori. Il regime, imponeva l’austerity. La piazza, protesta silente. Tien A Men: i martiti studenteschi. Soffocati, dalla strenue lotta col regime. 1989: un cumulo d’ardimentosi, pone fine alla primavera di Pechino.Il rosso di una vita, alabardo per vivere. Shangai  non dimentica: oggi si coalizza. Prende coraggio sul resto del mondo. Stavolta può farlo. I tempi sono maturi. Non ostenta, ma urla il diritto ad esistere nella diversità omo. In quanto allo spessore, in seno alla società, asiatica, tutto da vedere. Il sasso nello stagno crea comunque un gorgo.

2 pensieri su “Dalla Cina… gay senza furore!

  1. ultimamente la direttrice è diventata spiritosa!i suoi editoriali si rifanno(nei titoli) avecche canzoni ,o films…e brav la direttrice..bella e brava come ha detto qualcuno in un post di qualche giorno fa.

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