L’Italia da cambiare
Le notizie di questi giorni fanno un po’ d’impressione. L’Italia “nuova” deprime un po’. Noi non siamo stati eletti in Parlamento europeo e questo puo’ succedere in presenza di leggi elettorali infami. Ormai ci siamo abituati. Ma dovrebbero provocare scandalo, sconcerto, fatti che invece sembrano scivolare come se nulla fosse. Mastella e De Mita rappresenteranno l’Italia al Parlamento europeo. E anche il meno conosciuto – ma non migliore – Vito Bonsignore. Si dice che il Pdl sia la destra italiana. A parte De Mita, eletto con l’Udc, non mi sembra un gran segnale di novita’ che certe facce siano ancora in circolazione. Ormai, sotto il mantello di Berlusconi puo’ succedere di tutto. Del resto, hanno riportato Dini al Senato e tutti zitti. Gianantonio Stella tace, la casta non c’e’ piu’. Poi c’e’ uno che ha smesso da tempo di essere casto e ieri ha collezionato una figura barbina. E’ Gianfranco Fini, snobbato dal beduino Gheddafi al quale il suo governo ha da poco sganciato cinque miliardi di dollari – bastava un orologio… – lo ha accolto con tutti gli onori nonostante le sputazzate sulla Patria e tace sul conferimento della laurea honoris causa da parte dell’universita’ di Sassari. Poi, Fini ha tentato di passare da eroe della Patria per aver annullato l’incontro a Montecitorio due ore dopo essersi accorto che il colonnello non lo avrebbe degnato della visita. E poi D’Alema a far sapere che il beduino stava male….ma nessuno si era premurato di avvisare…Zitti, tutti zitti. Il moralismo e’ in pensione, la moralita’ una parolaccia. Una domanda: come si butta giu’ questo muro dell’indifferenza? Chiudendoci a riccio o abbattendo i muri che ci impediscono di andare a protestare dentro le istituzioni? Io non ci voglio stare. Questa Italia la voglio cambiare. Il Pdl la sta snaturando.