Referendum: no all’astensionismo

  Pietro Cusati

Domenica 21 giugno e lunedì 22 giugno,gli Italiani sono chiamati a un nuovo appuntamento elettorale. Si andrà a votare alle urne per il referendum abrogativo sulla legge elettorale e per il secondo turno delle elezioni amministrative nei 99 Comuni e nelle 22 Province che vanno al ballottaggio. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 8,00 alle ore 22,00 di domenica 21 giugno 2009 e dalle ore 7,00 alle ore 15,00 di lunedì 22 giugno 2009. La data del 21 e 22 giugno, per lo svolgimento del referendum popolare,è stata individuata a seguito dell’entrata in vigore della legge n. 40 del 2009, la quale prevede che i referendum previsti dall’art. 75 della Costituzione abbiano luogo in una domenica compresa fra il 15 ed il 30 giugno. I referendum abrogativi presentano tre quesiti,ideati per riformare la legge elettorale in vigore da dicembre 2005.L’attuale sistema proporzionale è corretto con premio di maggioranza,conseguibile da una singola lista o da una coalizione di liste. La lista o la coalizione più votata possono così raggiungere il 55 % dei seggi della Camera. Al Senato lo stesso premio è però attribuito su base regionale. Inoltre la legge elettorale permette l’elezione contemporanea dei candidati in più di una circoscrizione elettorale. I tre quesiti referendari sono contenuti in tre decreti pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale  del 30 aprile 2009,n. 99 e riguardano : premio di maggioranza nazionale per la Camera dei deputati,premio di maggioranza regionale per il Senato,disciplina delle candidature. I tre quesiti referendari ai quali dovranno rispondere i cittadini sono proposti su moduli verdi,bianchi e rossi. Il Primo e il secondo quesito prevedono premio di maggioranza alla lista più votata e innalzamento della soglia di sbarramento. Le attuali leggi elettorali di Camera e Senato prevedono un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Il premio è attribuito su base nazionale alla Camera dei Deputati e su base regionale al Senato. E’ attribuito alla  ‘’singola lista ’’ o alla ‘’coalizione di liste ’’ che ottiene il maggior numero di voti. Il primo e il secondo quesito, che valgono,rispettivamente,per la Camera dei deputati ( scheda verde) e per il Senato ( scheda bianca) si propongono l’abrogazione del collegamento tra liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste. In caso di esito positivo del referendum,la conseguenza è che il premio di maggioranza viene attribuito alla lista singola ( e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. Un secondo effetto del referendum è che abrogando la norma sulle coalizioni verrebbero anche innalzate le soglie di sbarramento: per ottenere rappresentanza parlamentare le liste devono raggiungere un consenso del 4% alla Camera dei Deputati e 8 % al Senato della Repubblica. Quindi la lista più votata ottiene il premio che le assicura la maggioranza dei seggi in palio. Le liste minori devono superare lo sbarramento. Il terzo quesito riguarda l’abrogazione delle candidature plurime in più di una circoscrizione per uno stesso candidato. L’eletto in più circoscrizioni con l’attuale sistema decide il destino di tutti gli altri candidati,la cui elezione dipende dal fatto che, scegliendo uno dei seggi che conquistato,lascia liberi gli altri. Attualmente circa un terzo dei parlamentari sono stati eletti in questo modo. Con l’approvazione del terzo quesito la facoltà di candidature multiple verrà abrogata sia alla Camera dei Deputati che al Senato della Repubblica. In pratica, il primo e il secondo quesito referendario, hanno lo stesso concetto di base, si chiede di far in modo che i partiti non possano più candidarsi in coalizioni .Automaticamente verrebbe introdotto il premio di maggioranza per il singolo partito che ha preso anche un solo voto in più. Viene anche introdotto automaticamente lo sbarramento del 4% alla Camera dei Deputati e del 8 % al Senato della Repubblica. Il terzo  quesito chiede se si vuole impedire ad un candidato di presentarsi in più circoscrizioni. Infine, per il  referendum abrogativo n. 1 ,scheda di colore verde( premio di maggioranza alla lista più votata alla Camera dei Deputati), votando SI si approva la modifica alla legge elettorale attuale nella parte in cui assegna il premio di maggioranza alla Camera dei Deputati,che verrebbe assegnato alla lista con più voti e non più,come ora,alla coalizione di partiti con più voti.Votando NO si lascia invariata la legge attuale. Referendum abrogativo n .2,scheda di colore bianco ,( premio di maggioranza alla lista più votata al Senato della Repubblica),votando SI, si approva la modifica alla legge elettorale attuale nella parte in cui assegna il premio di maggioranza al Senato della Repubblica,che verrebbe assegnato alla lista con più voti e non più,come ore,alla coalizione di partiti con più voti. Votando NO si lascia invariata la legge attuale. Referendum abrogativo n.3 ,scheda di colore rosso, (abolizione delle candidature multiple),votando SI,si vieta a qualsiasi candidato di essere presente su più circoscrizioni e si obbliga ognuno a scegliere in quale collegio elettorale candidarsi. Votando NO si lascia invariata la legge attuale.