Salerno: Mpa, assessorato verso la scissione?

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Toni accesi, ma ricomposti, quelli che ieri hanno rinviato a mercoledì, probabilmente in tarda mattinata, la decisione in merito alla designazione degli eletti, da incardinare nell’assise provinciale. La vicenda, tutta interna all’ Mpa, sembra destinata a creare una crepa nella formazione di Lombardo, in merito ai criteri. La questione,  di principio. Almeno così la pensa il consigliere regionale Franco Brusco, che ha avuto ben due nominativi eletti nella competizione di Palazzo Sant’Agostino. E giustamente, intenderebbe che su di loro puntasse l’assessorato del Partito. Un po’ perchè in tal modo salterebbero alla ribalta quei territori cilentani,  così mortificati a lungo dall’isolamento, un po’ perchè occorre dare a Cesare quel ch’è di Cesare. Onore al merito a chi ha combattuto. E s’è meritato il consenso. Contro le logiche di nomine calate dall’alto, che se hanno contraddistinto per una lunga stagione il centro-sinistra, devon essere bypassate dal centro-destra. ” Procrastinata ai vertici provinciali del Partito- ha commentato Brusco-la decisione in  merito al candidato su cui far scattare l’assessorato.  “Pilatescamente, come se ci si rendesse conto che la spinosa vicenda, è tutta interna a Salerno. “Purtroppo l’on. Arturo Iannaccone- ha continuato Brusco- non ha favorito una serena campagna elettorale, nel senso che ha incitato al consenso non per il sottosegretario Scotti, quanto piuttosto per Tommaso Barbato di Pagani.” L’Mpa avrebbe potuto quindi, con l’input giusto, ricevere maggiori consensi, tali da meritare la rappresentatività salernitana, senza doversi appellare a criteri di riequilibri territoriali. “Brusco continua a seminare zizzania- ha aggiunto Iannaccone-e questo non porta il Partito se non alla scissione. La qual cosa, è risaputa anche dal leader Lombardo, che interverrà nello specifico. I brillanti risultati nell’Avelinese, anche se non hanno portato alla designazione di un eletto, attestano l’efficacia dell’impegno. Ed anche Salerno avrebbe potuto fare di più. Questa la sacrosanta verità. Il Sud salernitano, con il suo forziere di voti, circa 13.000, è comunque un bel risultato. Ma anche al Nord della provincia, circa 11.500 preferenze non sono da disprezzare. Occorre equilibrare il tutto, senza lasciarsi andare a querelle dialettiche scissionistiche. Tener conto della classifica meritocratica ed anche della rappresentanza salernitana. Entrambi i principi, efficienti. Giacchè a livello regionale non si riesce a venire a capo di tale vicenda, al fine d’evitare che davvero l’Autonomia rischi di brutto, sarà lo stesso Lombardo ad agguantare la situazione salernitana.”

2 pensieri su “Salerno: Mpa, assessorato verso la scissione?

  1. Nessuna scissione… soltanto dei chiarimenti per un riequilibrio territoriale. L’MPA fa parte della coalizione di centrodestra e sarà leale ed unita fino in fondo. Va pero’ sollecitato, anche nelle assegnazioni di incarichi di governo e di sotto governo, volti NUOVI e GIOVANI per assicurare, come richiesto anche da Silvio Berlusconi con la sua politica verso il NUOVO, un cambio generazionale che urge ed è indispensabile per la nuova fase che ci aspetta al finco del Presidente Cirielli. I “vecchi” della politica devono farsi da parte e devono incominicare ad investire su chi fino a oggi ha favorito la Loro riconferma… solo così si potrà mandare un serio messaggio alla cittadinanza… e far capire che l’MPA è un partito giovane e nuovo, che ha risorse all’interno dei suoi militanti e che può garantire un naturale ricambio e premia seriamente la MERITOCRAZIA.

  2. Caro Pucciarelli, tu sei troppo bravo. Brusco sta tentando di prendersi anche l’assessorato per darlo al fratello, perchè lui non si fida di nessuno visto che nessuno gradisce questi suoi modi socialisti, di dire tutto per me e niente per gli altri. E’ agitatissimo per le elezioni regionali, perchè sa bene che i 6 mila voti del fratello, con ben 3 preferenze in provincia di Salerno, sono pochini tanti quanti ne ha presi in Forza Italia nel 2005. E’ preoccupato e disperato visto che sa bene che i voti del Cilento alle regionali andranno tutti in altra direzione visto che non è amato, tutt’altro. La politica di sistemare mogli, amanti, nipoti, figli ed altri è finita. Oggi ci vogliono i fatti e Iannaccone è uno di quelli che è stato sempre un grande. Corretto, perbene e distinto professionista. Brusco ? Meglio parlare d’altro di lui può parlare la Sua Vibonati che l’ha bocciato da anni . Basti pensare che Fortunato ha preso il doppio del suo candidato. E questo non dice niente, Brusco ??????

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