Giunta provinciale: i commenti di Villani e del centro-sinistra

 Aldo Bianchini

Le prime reazioni non si sono fatte attendere dalla parte del centro/sinistra. “Il palazzo è vuoto” ha sentenziato Salvatore Memoli “Con sindaci e vice sindaci in Giunta, non si va da nessuna parte e se a ciò si aggiunge il fatto che il Presidente sarà a Roma per buona parte della settimana, potete immaginare voi come la provincia sarà gestita….”. Il presidente uscente Angelo Villani, invece, al telefono è più sobrio: “Non giudico mai prima del tempo, preferisco commentare sui fatti e non sulle ipotesi. Auguro comunque buon lavoro a tutti”. Pasquale Stanzione è più misterioso, preferisce non parlare proprio, ma esterna indubbio stupore di fronte al fatto che il “suo assessorato” (quello della scuola) è stato spezzato in due tronconi ed affidato a due personaggi completamente diversi anche per estrazione culturale e politica. Da più parti è stato, però, avanzato un dubbio: “Vuoi vedere che Cirielli ha pubblicizzato la giunta proprio nel pomeriggio in cui il suo unico e vero candidato (Gerardo Motta a sindaco di Battipaglia) le buscava dal suo antagonista Giovanni Santomauro?”. Insomma perde Motta che Cirielli non è riuscito nè a sistemare in partlamento l’anno scorso nè al comune di Battipaglia quest’anno. Sconfitte cocenti.  Certo che viene da pensare. Perchè tanta fretta di diramare, anche in maniera sbagliata ed a macchia di leopardo (cioè non a tutti gli organi di informazione), l’elenco degli assessori dal quale è stato estromesso anche il superstrombazzato Gerardo Soglia. Perchè Cirielli continua ad intestardirsi con questo riluttante “comando io” quando appare sempre più concreta l’ipotesi di una sua “maradipendenza”. La ribellione degli altri alleati, ormai scoperta, potrebbe fare il resto e far incamminare l’incauto presidente sulla strada della vendetta e non della politica che in momenti così decisivi dovrebbe invece prevalere su tutto il resto.