Un mondo senza valori, è facilmente sporcabile!
L’uomo che pensa a realizzarsi solo attraverso il possesso delle cose, è oggi in una crisi profonda e senza via d’uscita. La mondializzazione ci porta a contatto con processi di un cambiamento fortemente accelerato. Oggi più che mai è importante saper vivere insieme agli altri; è importante saper assimilare ed elaborare le esperienze degli altri. L’impegno di ciascuno, nei propri ambiti di vita, è di promuovere la tolleranza e la solidarietà; occorre superare l’incomunicabilità diffusa e creare condizioni condivise. Da qui nasce la pace che non è nella cultura degli slogan.I diritti umani, la legalità, la cittadinanza attiva, la cultura della nonviolenza sono i semi da coltivare in ciascuno di noi per costruire il cammino della pace, partendo dal territorio in cui si vive.Il mondo, purtroppo, in più parti insanguinato da tante guerre e dalla violenza contro i più deboli ed i diseredati, deve saper guardare verso il pensiero e l’azione di Gandhi, maestro della nonviolenza e della lotta per i diritti civili contro ogni tipo di discriminazione.“Non vi è una via per la per la pace, ma la pace è la via” (Gandhi).È quanto ha predicato Gandhi nel corso della vita tesa a pacificare il mondo.Per promuovere la cultura della pace, bisogna saper pensare ed agire insieme, superando ovunque le distanze dagli altri. Nel nostro paese, il pensiero e l’azione nonviolenta di Danilo Dolci, rappresentano un forte riferimento, per chi vuole essere attivamente protagonista in un progetto di pace che riguarda l’uomo.Oggi il primo obiettivo del mondo è la pace, la nonviolenza; è per questo che, con etica condivisa, noi dobbiamo essere costruttori di pace.