L’esperienza di diventare una persona
Gli esseri umani, come tutte le creature viventi, nascono, vivono, si riproducono ed infine, muoiono. E’ il percorso lineare dell’esistenza, comune a tutti i viventi. Rollo May, psicologo americano, ha individuato quattro diverse fasi alla elaborazione delle quali può essere riferito il modello della vita umana equilibrata. Queste fasi prendono il nome di: fase dell’innocenza, fase della ribellione, fase dell’autocoscienza ed infine, fase della coscienza creativa. Esse rappresentano tappe necessarie dello sviluppo morale umano. L’innocenza è la fase che rappresenta l’età dell’infanzia, nella quale il bambino vive protetto nella sua famiglia, cresce e matura arrivando all’età dell’adolescenza, fase della ribellione, in cui il giovane uomo sperimenta nuove esperienze, si sente indipendente e pronto ad affrontare la vita. Questa fase , a livello psicologico, può durare anche tutta la vita. E’ il caso del giovane inconcludente, che a venti-trenta anni non ha né arte né parte, da adulto diverrà il classico nullafacente probabilmente afflitto da serie problematiche comportamentali e relazionali. La fase dell’autocoscienza prevede un lavoro interiore da parte del giovane ribelle, che piano piano giungerà all’età adulta consapevole di se stesso e del mondo che lo circonda. Egli diverrà un uomo responsabile e coraggioso, libero dal conformismo, individuo socialmente integrato. Questa rappresenta la massima speranza per genitori che consapevolmente mettono al mondo un figlio e si interrogano sul suo destino. La coscienza creativa è privilegio di pochi, è un dono. E’ la capacità di trascendere se stessi per diventare una persona in grado di amare senza nulla in cambio desiderare, una persona capace di vivere con coraggio la sua vita non abbassando la testa di fronte a nessuno, ma nel contempo sempre pronto a tendere la mano al suo prossimo. Un uomo capace di diventare persona. Immaginare un mondo abitato da persone così è pura utopia, eppure l’utopia è il sogno di colui che non si conforma, che parla dopo aver pensato, non viceversa. E’ il progetto di chi sogna un mondo in cui vivere senza sensi di colpa per aver cenato e pensato a chi cenato non avrà. Un mondo che non è adesso. Un mondo che probabilmente non verrà mai. Oggi il mondo è popolato da persone vuote, egotiste, rancorose. Non tutte, certamente, ma tante sì.Pur essendo ben consapevole di ciò, io, da oggi Counselor, lavorerò perché l’utopia possa diventare, quantomeno, un progetto.