La favola della signorina Mysti è finita
Giovedì 21 maggio raccontavo la favola della Signorina Mysti sul vostro Quotidiano, al lettore non sarà sfuggito un elemento di autobiografia in quella favola, la cui morale, vera e concreta poteva essere uno stimolo al rapporto di rispetto e di amicizia tra animale ed uomo. Oggi la favola della Signorina Mysti si è conclusa sul nastro d’asfalto che si trova di fronte alla casa del ”Bambino Buono”che, negli ultimi due anni si è preso cura di lei. Un’auto ha travolto la povera bestiola, lasciandola libera di volare verso cieli migliori. Per il “Bambino Buono” un dispiacere dignitosamente racchiuso nell’intimità del suo cuore. I suoi genitori gli hanno da tempo spiegato che la vita, per sua natura, ha una fine. L’importante è non sprecare il proprio tempo, cercare di vivere pienamente e godere di ogni singolo minuto trascorso con chi si ama. Su tutte le strade ci sono “uomini cattivi” che non rallentano nemmeno se di fronte c’è un povero animale, è un fatto. L’estate è già iniziata e , come tutti gli anni, si dovrà assistere impotenti all’abbandono di migliaia di animali, divenuti giocattoli troppo grossi e fastidiosi. Al cuore di questi”uomini” la favola della Signorina Mysti farà solo ridere sprezzantemente, posto che tale lettura possa da essi essere considerata meritevole di attenzione. A noi umani, stasera un poco più poveri perché privati per sempre di una cara amica, resta la speranza che nella vita, spesso, tutto torna: il male causato può essere causa di male per chi lo ha compiuto. Ciao Mysti, e grazie per averci insegnato la generosità concreta.
Ciao Mysti… anche dal Sud qualcuno ti saluta.
Grazie per il delicato sentimento espresso. Oggi è molto raro incontrare qualcuno che non ti derida se ami un animale e se soffri per la sua morte. Grazie per il saluto che viene dal sud, è infinitamente prezioso.