Salerno:partono gl’ incontri d’ Architettura, Economia, Territorio
Grande successo per l’inaugurazione del ciclo d’incontri “Architettura, Economia, Territorio”. Mille persone, tra la sala ed attraverso i maxischermi allestiti nel foyer, hanno seguito nel Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno la straordinaria lectio magistralis di Santiago Calatrava. L’architetto spagnolo, dipingendo persino degli acquerelli in presa diretta, ha illustrato le sue principali realizzazioni nel mondo soffermandosi poi sul Marina d’Arechi Port Village che ha progettato sulla litoranea sud del capoluogo. Sul palcoscenico del Teatro Verdi sono comparsi i capolavori di Calatrava che affascinano per originalità delle linee, scelta dei materiali, inserimento nel contesto urbano e sociale.Studenti, professionisti, docenti universitari, cittadini hanno seguito con attenzione l’esposizione che ha ben descritto le caratteristiche dell’avveniristico porto turistico Marina d’Arechi nell’ambito della trasformazione urbana che il Comune di Salerno guidato dal Sindaco Vincenzo De Luca ha realizzato, a partire dal 1993.La lectio magistralis di Santiago Calatrava, i pannelli e gli schizzi del suo progetto diventano così i primi materiali del nascente Archivio dell’Architettura Contemporanea a Salerno che l’Amministrazione Comunale e la Soprintendenza BAPPSE hanno deciso di costituire per ospitare il dibattito e le più significative esperienze architettoniche contemporanee.Dopo la lectio di Calatrava toccherà a tutti gli altri grandi protagonisti della trasformazione urbana di Salerno, le più grandi firme dell’architettura e dell’urbanistica internazionale, svolgere gli incontri sul filo conduttore “Architettura, Economia, Territorio”.Nei prossimi mesi saranno dunque a Salerno Ricardo Bofill, David Chipperfield, Zaha Hadid, Oriol Bohigas, Massimo Pica Ciamarra, Jean Nouvel, Nicola Pagliara, Dominique Perrault, Raul Ruisanchez, Tobia Scarpa, Maria Aubock. L’intervento del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha ricordato le caratteristiche del faticoso ma entusiasmante programma di opere e lavori pubblici che hanno fatto diventare Salerno un punto di riferimento per l’urbanistica e l’architettura contemporanea: alta qualità progettuale, efficienza nello svolgimento dell’iter amministrativo, capacità di cantierizzazione ed esecuzione. Mentre altrove si dibatte esclusivamente su carte e progetti a Salerno si realizza. La trasformazione urbanistica permette di valorizzare le potenzialità del capoluogo, baricentro ideale di un comprensorio turistico tra i più belli del mondo con le Coste d’Amalfi e del Cilento, Capri, Pompei e Paestum; un comprensorio che con l’alta velocità ferroviaria, l’aeroporto e la stazione marittima è destinato ad allargare ulteriormente i suoi confini. De Luca ha anche annunciato l’intenzione di collocare l’Archivio in una delle torri di Piazza della Libertà disegnata da Ricardo Boffil. Un luogo meraviglioso per una vera e propria casa della cultura. Uno spazio museale dinamico e moderno dotato d’installazioni multimediali e caffè degli artisti che diventi a sua volta un attrattore turistico sia per l’importanza dei materiali esposti sia per la possibilità di fruizione nel tempo libero.La manifestazione del Teatro Verdi è stata introdotta dal Soprintendente BAPPSE Giuseppe Zampino e dal Presidente Agostino Gallozzi. Il Soprintendente Giuseppe Zampino ha presentato il Comitato Tecnico-Scientifico dell’Archivio che sarà composto, oltre che da lui e dal Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, dal Rettore dell’Università di Salerno Raimondo Pasquino, da Fulvio Irace docente di Storia dell’Architettura contemporanea al Politecnico di Milano e da Angelo Trimarco docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Salerno. Agostino Gallozzi ha rimarcato la grande sinergia operativa con il Comune di Salerno per lo svolgimento dell’iter amministrativo necessario all’imminente apertura del cantiere.
Magnifica occasione, quella di Calatrava, di cui tutti dovremmo essere sinceramente lieti e grati, non solo per l’arricchimento culturale ed emotivo che gli incontri con le persone “speciali” comportano, ma anche per la lezione, data agli incompetenti, che pure in architettura c’è differenza fra un Artista coerente e uno furbino, come -per dirne uno a caso- Bofill (anche se iscritto al club delle archistar). Siccome è uno sveglio, pure il sindaco adesso si sarà accorto che sarebbe stato meglio scambiarli di progetto, così Santiago ci regalava una vera sorpresa d’arte a Santa Teresa e l’altro ci andava a “monumentalizzare” la periferia a mare che ne ha bisogno come il pane, magari perfezionando il discorso iniziato con le monumentalissime “torri/fascio littorio” messe posticce sulla tribuna dello stadio Arechi in fine ricordo di quelle (originali) del vecchio Vestuti fascista.
Ma la serata ha fornito pure arricchimenti di più vicina sapienza salernitana; per esempio: la Soprintendenza del prof Zampino non esprime un motivato parere sul Crescent e quello va avanti con una bella procedura di silenzio-assenso che quella stessa Soprintendenza non consentirebbe alla signora maria per costruirsi la verandina nascosta dietro il terrapieno; poi però il prof finisce nel comitato scientifico dell’Archivio dell’Architettura Contemporanea che sarà messo, udite udite! nel Crescent… E con lui altri due o tre prof esperti di Arte e/o Architettura Contemporanea, i quali di fronte a un cosa così “epocale” -come il sindaco definisce il Crescent- hanno fatto i distratti e si sono scordati di illustrarlo a noi cafuncielli “sfessati” (scusateci il termine, che non è nostro, ma è stato autorevolmente offerto e docilmente accolto su tutti i nostri migliori giornali…) che non ci arriviamo, alle cose belle. Questi non si preoccupano neppure di capire (e spiegarci) in che razza di palazzo andranno ad accudire la Bellezza! Non è irresistibile come gag? Infatti pure il sindaco, che è normalmente cupo, se la rideva alla grande, l’altra sera.