Caritas in veritate: uomini retti!

di Rita Occidente Lupo
La dottrina sociale della Chiesa, con l’ultima enciclica Caritas in Veritate, offre un  taglio prettamente contemporaneo a quella ch’è la vita della fede. Uomini retti in politica ed economia, scrive il Papa. E rilancia tale messaggio nell’udienza con le first lady del G8. Già sui venti socialisti, la Rerum Novarum di Papa Leone XIII, aveva accennato alla dignità del lavoratore. E la giusta mercede da corrispondergli. Con Benedetto XVI, un ulteriore salto di qualità nel panorama dei diritti della persona umana. Che la Chiesa stigmatizza, dimostrando di non essere avulsa da un contesto in cui la dignità viene offesa e calpestata. Qualunque essa sia. Con l’invito ad un’equa distribuzione delle risorse, ad un’economia non verticisticamente globalizzata, il Papa fionda anche gli Organismi della cooperazione internazionale. Prendendo di mira quanti s’attivano non adeguatamente, affinchè la vita sul pianeta possa essere gestibile per tutti. Non fallaci illusioni nè chimeriche promesse per chi cerca lavoro. E per chi fugge dal suo Paese in conflitto. La cultura dell’accoglienza, realmemnte imperniata sulla solidarietà, nel mettere a disposizione il proprio. Tanti i punti che l’enciclica tocca e che dipanano una situazione economica complessa. In chiave prettamente attuale, superate le ideologie della classe operaia, l’affrancamento dell’operaio dal datore di lavoro, la questione posta in promozione dei flussi. In virtù dell’esodo che bombarda specialmente le coste italiane, il Papa invita a non essere restrittivi nella legislazione, che offende i diritti della persona umana. Una Chiesa vicina all’uomo, per l’uomo, pronta a chinarsi ancora una volta verso i reali bisogni dell’umanità. Senza bendare l’oggettività del sussistente sfruttamento capitalistico, a scapito dei Paesi già deprivati di risorse umane. Una Chiesa che ancora una volta scende in campo, per tenere alta la guardia, nel gridare anche per chi non ha voce.