Salerno:l'assessore prov. Iannone incontra il presidente Lombardi
Martedì 21 luglio, alle ore 12:30, presso la sede sociale della Salernitana Calcio 1919, in via San Leonardo 51, l’Assessore provinciale allo Sport, Antonio Iannone, incontrerà per la prima volta – dopo le elezioni che hanno visto l’affermazione dell’On. Edmondo Cirielli – il presidente, Antonio Lombardi, e tutta la dirigenza della società granata nel quadro di un dialogo istituzionale con l’esperienza calcistica più seguita della provincia. L’incontro sarà occasione di confronto tra i principali dirigenti dello sport salernitano, in un’ottica che vede l’amministrazione provinciale vicina a una realtà calcistica profondamente radicata sul territorio, veicolo di aggregazione sociale e forte simbolo di tradizione sportiva. “L’Assessorato allo sport intende sostenere le esperienze calcistiche più seguite sul territorio e testimoniare la propria attenzione agli sport minori. Il giro di visite istituzionale inizia proprio dalla Salernitana Calcio 1919, esperienza sportiva che riceve più riscontro dalla popolazione locale. L’impegno del Presidente Lombardi e di tutta la Dirigenza della società mi è noto, in quanto gruppo di amministratori particolarmente valido che con passione e sacrificio sostiene la fede sportiva dei tantissimi tifosi. In un quadro complessivo della nostra azione politica finalizzata al rilancio dell’immagine della nostra Terra, il campionato calcistico di serie B rappresenta, dunque, un’occasione e una vetrina unica che merita il mio massimo sostegno.”
La”gloriosa” salernitana, squadra di calcio, dà gioia e dolori a qualche migliaio di tifosi di Salerno e provincia.
Certo è una realtà sportiva su cui i suoi tifosi, rumorosi e tante volte violenti, hanno saputo attirare l’attenzione dei “media”. Tuttavia questo non deve essere spunto per sprecare risorse pubbliche in una realtà “professionistica” in mano ad investitori privati, dove girano fior di milioni in euro.
Lo sport è un altra cosa.
Lo sport serve a distogliere dalla strada i tanti giovani che, non avendo punti di riferimento, finiscono per essere facile preda del “vizio”, fino ad arrivare nelle braccia della mala vita.
Lo sport deve essere educazione di vita, dove il/la giovane impari a misurarsi lealmente con i suoi avversari/a e riconoscere le proprie qualità e le proprie insufficienze, impegnandosi per potersi, un giorno, migliorare.
Se risorse devono essere impiegate in questo campo, spero che si miri a valorizzare i tanti sport dilettantistici che a stento riescono a sopravvivere alle enormi difficoltà economiche per mantenere aperti impianti sportivi ed incentivare atleti ed insegnati affinché si continuino a prodigare nelle loro attività.