Giffoni Film Festival: ovazione per l’iraniano ‘a time to love’
E’ l’iraniano ‘A time to love’ il film vincitore della categoria riservata ai film per bambini con più di 10 anni della 39edizione del Festival di Giffoni. L’annuncio è stato accolto con un’ovazione dai ragazzi presenti ieri sera nella sala Truffaut che, già al momento della proiezione, avevano accolto con grande entusiasmo il film diretto dal Maestro Ebrahim Forouzeh, il 70enne regista già autore di “The Key” e “The Jar”, e vincitore di oltre 30 premi nella sua carriera. E conquistare e commuovere la giovane platea è stato il coraggioso racconto senza filtri della storia Babak, un bambino disabile figlio di genitori benestanti, che è il cocco di casa. Tutto cambia, però, quando nasce il fratellino Afshin: il bambino disabile viene segregato per evitare qualsiasi imbarazzo al fratello minore. Quando questi dà una festa per il suo compleanno, il bambino disabile deve restarsene chiuso in camera. Una storia che mostra come sia complicata oggi l’integrazione dei disabili in Iran. Una storia di emarginazione familiare che non vuole essere un’accusa alle istituzioni pubbliche che in Iran investono moltissimo nelle strutture che aiutano i disabili, come ha spiegato lo stesso Forouzeh. Il regista, al termine dell’animato dibattito seguito al suo film, si è dichiarato entusiasta di Giffoni che corrisponde al suo ‘ideale di festival, un luogo dove tantissimi giovani di ogni età e provenienza hanno la possibilità di incontrarsi, discutere e scegliere ciò che preferiscono’. Ed è l’italiano ‘Il mio ultimo giorno di guerra’ il cortometraggio vincitore della categoria +10, una fotogramma dell’Italia nella II Guerra Mondiale: un contadino, percorrendo una strada in collina, si trova in mezzo a due soldati tedeschi, da un lato e due soldati americani dall’altro.