Auguri presidente!
di Rita Occidente Lupo
Ogni tanto la storia ricorda i suoi martiri. Tributando loro onori ancora in vita. Nelson Mandela, un mito. Un guerriero sempre. Alfiere dell’anti-apartheid. Pagata con la propria vita, dietro le sbarre per ben 21 anni. Tenace e caparbio, aperto ai diritti ed all’uguaglianza, Nobel per la pace. Per le sue 91 candeline, il ricordo anche dei big. E di chi, come Carla Bruni, a New York, pubblicamente l’ha ricordato dal palco. Una figura di spicco. Che col colore della sua pelle, ha imbastito generazioni di diritti umani. Affrancando lo zio Tom e sradicandolo dalla sua capanna ghettizzante. Per anni, additato apostolo di una nuova era. Eletto primo presidente sudafricano, nel day after dell’abolizione del separatismo razziale, numerosi problemi per la mistura etnica. E barriere da sdoganare, in nome d’una uguaglianza non virtuale. Sposato tre volte, la terza unione alla veneranda età di 80 anni. Ed ora lì, nella sua casa di Johannesburg, a volersi godere i giorni che gli restano, senza alcun rimpianto. La sua tenacia, malgrado il fisico non più ardimentoso di un tempo, ancora non gli seppellisce le armi della lotta. Da tempo, l’Aids nel suo mirino. Ed a tale infermità, già profuse energie. Per una sensibilizzazione ed un sostegno concreto al virus, mietitore di vittime senza pietà. Chi lo conosce, ne ricorda il tratto profondamente amicale. Chi ne ha sentito parlare, resta edificato dalle imprese belliche. Dal coraggio d’affrontare, a viso aperto, i fatti. E di pagare, con la propria esistenza, la fedeltà alle idee. La libertà, vessillo a cui aggrapparsi sempre. E se da giovane, la fuga, dinanzi all’imposizione di nozze forzate, ora le rughe degli anni, grani di saggezza. Inesistente l’ inibitore di spazi aperti, che ci si porta dentro. Sempre. Ovunque. Auguri presidente!