Sarkozy: malore passeggero?
di Rita Occidente Lupo
Vita dura quella da presidente. I ritmi serrati, le riunioni convulse. I viaggi costanti, le rappresentanze istituzionali. I protocolli assedianti. Lo stress, mai in saldo. Ed, ai comuni mortali, la precarietà della salute, campanello d’allarme nel più bello. Quando semmai si è in auge e si storce il muso solo a sentir parlare di problemi sanitari. Il presidente Nicolas Sarkozy, nel suo momento di gloria anche affettivo, colpito da malore improvviso. La notizia dell’Eliseo, tra mille interrogativi. Il ricovero d’urgenza in ospedale. Il bollettino sanitario piuttosto vago. Già precedentemente, il presidente francese monitorato. Notato da tutti, tramite ufficiali bollettini medici. Da un anno circa, riserbo a riguardo. Precedenti condizioni, accennavano problematiche cardiovascolari. Distogliendo i famelici di turno, i media sempre a caccia di gossip e di scoop, tutto messo a tacere. L’improvviso malessere del cinquantaquattrenne premier, nel mezzo dell’attività sportiva, ha riscosso stupore. Sbrigativamente, l’ufficialità ha liquidato con disturbi vagali. Ma qualcosa non quadra. Probabilmente, per scongiurare le orme dell’ex presidente Mitterand, il primo uomo francese non ha inteso divulgare la sua effettiva condizione fisica. Per certi uomini, la stessa sofferenza, un elemento disfattista, nell’immagine popolare. Un perdere quota, dinanzi all’immaginario collettivo vincente. Un superomismo rivisitato, che senza forare nell’egocentrismo, cattura l’idea che, per essere in alto, occorre star bene! A chi deve governare, non concessi acciacchi da comune mortale! Come se le infermità, subissero le oscillazioni umorali o fossero regolamentate dal ceto sociale. Qui, la casta, non c’entra! Almeno dinanzi alla salute, il bene più prezioso dell’esistenza, non esistono troni che reggano. Nè politica che possa deviarne il corso. Augurando a Sarkozy di riprendere al più presto la sua forma smagliante, non per il protocollo di servizio, ma per la qualità della sua stessa esistenza, rimaniamo in attesa di conoscere ulteriormente, nei prossimi giorni, l’esatto bollettino medico di due anni fa. Per comprendere se, il recente episodio, sia da ascrivere, come noi sospettiamo, ad un inizio infartuale! In tal caso, la signora Bruni farebbe bene, oltre ad essere rappresentativamente coreografica nelle occasioni pubbliche, ad essere non al capezzale d’un marito infermo, ma la compagna d’un presidente da riguardare.