Senato: Dpef, Andria "Nulla di significativo per l’agroalimentare"
“Il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria per gli anni 2010-2013 non contiene previsioni programmatiche significative per il settore agroalimentare”. Lo afferma il Vice Presidente della Commissione Agricoltura al Senato, Alfonso Andria. “La cifra annunciata – ha detto Andria – appare quale mera misura compensativa rispetto ai tagli operati dal governo sia con il decreto-legge n. 112/2008 sia con la legge finanziaria 2009”. “Viene completamente ignorata – sottolinea ancora il parlamentare – la questione dell’indebitamento delle aziende agricole; non è affrontato il problema del credito d’imposta; non viene fatta menzione di misure innovative per l’accesso al credito; l’internazionalizzazione delle imprese viene affidata alla previsione di uno stanziamento di soli 20 milioni di euro. Inoltre viene ignorato il settore della pesca che ha contribuito e contribuisce ancora alla prosperità e alla crescita economica del Paese. In definitiva, non è quindi possibile parlare di politiche di rilancio del settore agroalimentare all’interno del DPEF approvato dal Governo. E’dunque ben giustificato il pessimismo diffuso anche tra gli operatori dell’industria alimentare, come dimostrano le indagini periodiche condotte dall’Ismea nell’ultimo anno”. Andria ha poi aggiunto: “La crisi internazionale in atto ha avuto ripercussioni sull’intero sistema agricolo europeo e i principali Paesi dell’Unione hanno adottato manovre anticrisi includendo misure specifiche per il rilancio competitivo del comparto come accaduto in Francia, dove il Ministro dell’agricoltura Barnier ha varato un piano di 250 milioni di euro per sostenere i redditi degli agricoltori”. Conclude Andria: “Il Gruppo del Partito Democratico ha insistito fin dai primi mesi di quest’anno sulla necessità di adottare interventi immediati ed organici a sostegno del comparto”.