Governati dalla corruzione?
Ancora marcio in Campania! Dopo il primato della criminalità, tutto partenopeo, la truffa degli Autovelox made cugini casertani. Con la compromissione di pubblici amministratori. Le indagini, mitraglianti una sfilza di sindaci. Il sistema, teso a rilevare i limiti di velocità fasulla, installato senza legittime autorizzazioni o imboscato. Una sorta di connivenza con la truffa aggravata. La frode. I malcapitati automobilisti, puntualmente risucchiati nel vortice “fasullo” e costretti a saldare, per eccesso di velocità, le camuffate infrazioni. Il sistema, scoperto dall’Arma, ha messo a fuoco il grosso business che abilmente, ancora una volta la Campania è riuscita a mettere a fuoco. Finendo in prima pagina per la cronaca agostana. Di tutti i colori. E di tutte le matrici politiche. Il traffico illegale del sistema, tira in ballo le responsabilità penali dei primi cittadini. La politica con i suoi scheletri nell’armadio. Fermata per eccesso di…velocità! A Santa Maria di Capua Vetere, in crescendo il numero dei guidatori inquisito ingiustamente dalle truccate macchinette. Un modo per far soldi, spillando soldi! Ed ancora una volta, con la complicità politica! Le indagini in corso faranno chiarezza sui fatti anche se, allo stato attuale, il marcio venuto finora fuori, ha guastato le ferie a diversi vacanzieri. C’è da augurarsi soltanto che gli autori “di tale bravata” possano saldare, con la debita Giustizia, il costo dell’ efferato imbroglio! E che gli amministratori colpevoli, depennati dalla politica definitivamente. Come si può essere governati dalla corruzione?
Dal saggio “Il Ritorno del Principe” di Saverio Lodato e Roberto Scarpinato, Ed. Chiarelettere, pag. 137: “La corruzione si profila come una componente organica della politica italiana”.
Chi lotta contro la corruzione in Italia, va pertanto contro corrente. Ecco forse perché leggo assiduamente questa testata giornalistica.