Scafati: dichiarazioni dell’assessore Santocchio
Le questioni particolari affrontate dal consigliere Vitello, nel servizio che Matropolis gli ha dedicato domenica, stupiscono per la loro ripetitività: si tratta di fatti noti già ampiamente discussi nelle sedi pubbliche. Quello che indigna e va respinto energicamente è il linguaggio duro fino a scadere nella volgarità e nell’insulto nei confronti del sindaco Aliberti, per il quale risponde e ha già risposto l’ampia, trasparente ed entusiastica riconferma popolare, della quale Vitello, sembra non fare alcuna considerazione, con un evidente fastidio per le investiture autenticamente popolari che rigurgita di una militanza politica che guarda con nostalgia nell’articolo. Eppure in quel passato qualche ombra c’è, e dovrebbe indurre a qualche sobrietà nelle riflessioni, poiché Vitello, fino ad oggi, non ha mai denunciato con una parola di condanna o di critica la truffa più grande della nella storia recente di Scafati: l’imbroglio Artioli, per il quale Vitello non vide mai ombre, eppure lì la politica di centro-sinistra decise di regalare l’area ex Alcatel ad Artioli, che trasformò i nostri lavoratori in cassa integrati, con suo notevole arricchimento personale, per aver ottenuto finanziamenti pubblici in tempi rapidissimi e prestiti bancari, poi pagati dai nostri imprenditori in sede di concordato. Lui che le ombre le costruisce finanche sulle presunte intenzioni degli attuali amministratori. Se prendo la parola, dunque, non è per vestire le vesti, qui inutili, del difensore, ma per ristabilire la verità rispetto ad alcune accuse mosse temerariamente da Vitello. Relativamente alle partecipate, abbiamo rinnovato le stesse coinvolgendo le professionalità del nostro territorio, ovviamente di centro-destra; nei ruoli di primo piano abbiamo investito su chi ha ottenuto l’investitura del popolo sovrano o ricopriva il ruolo di assessore (Eduardo D’Angolo, Annalisa Pisacane, Filippo Sansone. Giammai abbiamo coinvolto collaboratori di assessori o consiglieri comunali. Sulle partecipate, in passato, il centro-sinistra, non ha mai riconosciuto la presenza nell’Acse di esponenti designati dal centro-destra, mentre in Scafati Sviluppo ve ne era solo uno. Diversamente, ha fatto il centro-destra, mettendo a disposizione dell’opposizione degli spazi, che il centro-sinistra non ha saputo, per mancanza di condivisione sul nominativo, occupare. Su via Luigi Velleca va precisato che trattasi di una strada pubblica e non privata, necessaria all’accesso al liceo scientifico e classico. La sua importanza logistica, per evidente dissesto stradale, oltre ad una mancanza totale di illuminazione, ha richiesto interventi atti a renderne agibile e sicura la percorribilità. Intervento a gran voce richiesto, voluto e sostenuto dagli stessi cittadini che vi abitano. Relativamente al Puc, sono state adottate le linee guida e gli indirizzi strategici della giunta Aliberti, preceduti da dibattiti pubblici che hanno visto il confronto con cittadini e tecnici. Come se non bastasse, il sindaco ha voluto che tale documento venisse approvato in consiglio; oggi tutto ciò che si dice in contrasto con tali atti è solo polemica sterile non essendo intenzione di questa amministrazione alimentare speculazione edilizia in nessuna parte del territorio. Il desiderio e la volontà dell’amministrazione, come da programma elettorale, è pertanto, la realizzazione di nuove strade, parcheggi, piazze, garantire il sostegno all’edilizia familiare e il rispetto dei parametri inerenti all’edilizia sociali. Scafati 2, come ben sa Vitello, è solo una bolla di sapone, il sindaco lo ha ribadito e sancito prendendone le distanze e facendo denuncia all’autorità giudiziaria, alla quale spetta verificare eventuali responsabilità. Per quanto riguarda la legalità, questa amministrazione si è contraddistinta per la sua attuazione. Esempi evidenti ed eclatanti sono i lavori per il centro sociale di San Pietro, dove l’amministrazione Aliberti, ha avuto il coraggio di acquisire gratuitamente al patrimonio indisponibile dell’ente, l’area oggetto di abuso edilizio per la realizzazione del centro sociale. Per quanto riguarda la gare pubbliche, il primo cittadino è stato tra i primi a firmare il protocollo di legalità, atto a garantire più trasparenza e pregnanti controlli nella gestione degli appalti. Il sistema di gara adottato è quello del massimo ribasso, sistema che non consente margini di discrezionalità. Questa amministrazione, ha affrontato i temi che interessano Scafati: (Puc , Pip, Più Europa, reind. Ex Alcatel) alla luce del sole in consiglio comunale. Vitello deve capire che in quella sede, nel rispetto delle procedure e nei limiti di legge, attuato il confronto fra le posizioni, se le nostre posizioni non dovessero coincidere con le sue, sorgerebbe naturale una domanda: che democrazia sarebbe quella che lasciasse prevalere la visione di Vitello bocciata dall’elettorato e non quella del programma Aliberti, consacrata dal corpo elettorale, con un conferma recentissima che non lascia spazio a dubbi?
Mario Santocchio