Che cosa rivelano le prove INVALSI?
Normalmente i dati si dovrebbero semplicemente “leggere” e non interpretare, ma questa straordinaria bravura degli studenti del Sud rispetto a quelli del Centro Nord ha qualcosa che non convince: indipendentemente dai dati quantitativi. Così abbiamo da un lato “La Repubblica” che inverte le risultanze titolando “Test Invalsi, i più bravi al Sud “Ma hanno copiato” e vince il Nord”. La decisione dei valutatori dopo il riscontro di “anomalie” che dimostrerebbero”comportamenti opportunistici”. Così la graduatoria è stata invertita. Analogamente il Corriere della Sera “«Test copiati alle Medie, Sud declassato». In terza media i ragazzi del Sud bravi come i ragazzi del Centro. E quelli del Nord leggermente indietro rispetto ai coetanei del Centro e del Sud. Sembrava questo il risultato della prova Invalsi (Istituto nazionale di valutazione dell’apprendimento scolastico) dell’esame di terza media, quella oggettiva, a base di test. Poi qualcuno ha scoperto il «trucco»: molte delle prove inviate dalle scuole meridionali presenti nel campione rappresentativo (1304) erano quasi uguali, molto simili a fotocopie ”. Per i test di Italiano il coefficiente di copiatura più elevato (coefficiente di cheating, dicono quelli dell’Invalsi) è stato riscontrato in alcune scuole della Calabria e a seguire della Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata. Per la matematica la graduatoria vede al primo posto la Campania seguita da Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia e Molise. Tra le regioni meno copione Veneto, Emilia e la provincia di Trento, mentre la Lombardia è in una posizione intermedia. I risultati dell’indagine confermano il divario già noto (basti pensare alle più quotate indagini internazionali) tra gli apprendimenti nel Nord e nel Centro e quelli nel Sud. Ma le prove INVALSI sono in netto contrasto con le valutazioni dell’OCSE. Ciò ha del paradossale. Ma un aspetto non meno preoccupante è l’ammissione da parte dell’Invalsi di anomalie nello svolgimento della prova in certe zone del Paese. «Dal campione emergono, in maniera evidente, dei segnali che indicano comportamenti opportunistici in alcune scuole», si legge nella presentazione ufficiale dei dati.Tradotto in soldoni gli Esperti statistici del Ministero sono passati dal semplice “valore medio” ad un esame più analitico dei “campioni” scoprendo un fenomeno che non mi sorprende per nulla. Risposte “a fotocopia”. Fornite da chi? E a quale scopo? Difficile dare delle risposte “fondate”: quando aleggia il venticello della “frode” meglio tacere.Ricordo l’ultimo esame di maturità (maturità Magistrale) svolto in un lontano anno in una lontana località della Sicilia. Il tema di Latino fu una vera sorpresa: come fecero una trentina di Candidati a scrivere nella traduzione dal Latino all’Italiano la stessa identica parola inesistente nel vocabolario della lingua Italiana e priva di un qualsiasi significato? Mah! da Collega (e quindi da non Ispettore) conservo ancora dopo tanti anni lo stesso identico interrogativo, Anche perché le domande poste di Matematica (materia per la quale ero Commissario) spesso dovevano essere ripetute e/o riformulate anche più volte per potere stabilire quella sicurezza tra messaggio inviato e sua corretta ricezione e decodifica da parte del Candidato. La scuola non è credibile come non sono neppure credibili le risultanze di quelle che dovrebbero essere “prove oggettive”, La logica della frode per sopravvivenza fa così parte del sistema che oramai è normalità consolidata e questo coinvolge non solo gli studenti ma anche i docenti. Anche l’esame di Stato evidenzia che gli studenti “più bravi” sono nel Sud e questo è “numero” quindi dato incontrovertibile, specie in Puglia. Onestamente interviene dopo la pubblicazione dei dati, Lucrezia Stellacci, direttrice dell’ufficio scolastico della Puglia, che ha dichiarato: “Mi piacerebbe sostenere che gli studenti pugliesi siano i migliori di Italia e in effetti i nostri ragazzi riescono a ottenere risultati eccellenti grazie alle loro straordinarie doti. Tuttavia, avendo lavorato anche in altre regioni, non posso nascondere che certi risultati non sono dovuti solo alla bravura dei discenti, ma anche ai diversi metri di valutazione. I docenti sono costretti a regolarsi ciascuno a modo suo, e del resto difficilmente potrebbe essere altrimenti dal momento che non è stato ancora approvato il regolamento per l’attribuzione dei voti di maturità”. E’ però un vero peccato che per quanto si sforzino a Viale Trastevere, nessuno si preoccupi se i programmi di Fisica svolti a Pordenone siano qualitativamente e quantitativamente omogenei con quelli svolti a Siracusa. Anche i test “oggettivi” lascino l’interessato ai problemi della nostra scuola, quanto meno, perplesso. Ora che il Ministro vuol fare arrivare da Roma anche la “terza prova” quale sarà l’ampio repertorio di contromosse per “aggirare l’ostacolo”? Popolo di Santi, Navigatori, Poeti e, aggiungiamo, di eccellenti studenti ingiustamente calunniati dall’OCSE. Ubi verum?
La “frode per sopravvivenza” è un’espressione nuova per me. In genere “si lotta” per la sopravvivenza, ma è chiaro che in contesti “difficili” è forse indispensabile qualche piccola “frode”. E queste frodi, magari, divengono sempre più grandi man mano che si va avanti con l’età.
Questo modo di frodare, tuttavia, aiuta solo a mantenere medio-basso il livello culturale in Italia. Guai, infatti, a voler troppi sapientoni in giro… l’immagine attuale delle nostre istituzioni e del Paese potrebbe veramente soffrirne.