Gl’immigrati non tolgono lavoro!
Nessuna crisi occupazionale, derivante dall’esodo immigratorio. il rapporto redatto dalla Banca d’Italia parla chiaro. Cifre alla mano, l’offerta di prestazioni altamente qualificate, sarebbe rimasta invariata a carico degl’Italiani. Con lo sgravio di mansioni onerose, affidate agli stranieri. Il Nord del Paese, maggiormente competitivo sempre per sbocchi statali. La notizia sta meravigliando non poco. Infatti, recentemente, un certo disappunto, palpabile nel constatare che i flussi migratori, miranti alle nostre coste, non scemano. E che ormai la popolazione autoctona, giocoforza debba convivere con plurietnìe. Il boom, da circa sette anni a questa parte, ha privilegiato l’espatrio dall’est. Contrariamente agli anni ’80, quando l’uomo di colore, era il Vuo’ cumpra’ della strada. Oggi l’Africa continua a detenere la sua modesta fetta d’emigrazione, ma Senegal e Maghreb, con Tunisia e Marocco non pareggiano le file straniere. Contraraimente ad Ucraini, Polacchi, Bosniaci, Rumeni. La dicotomia tra donne ed uomini immigrati con diverse mansioni. Il gentil sesso, in maggior numero, adibito a colf e badanti, mentre gli uomini, nel settore edile o del giardinaggio. Scrivanie dunque, ancora tutte per gl’Italiani, che continuano ad inseguire lo statalismo, specialmente al Sud, incollati ai bandi ufficiali. Al Nord del Paese, la mappatura lavorativa subisce varianti. Le industrie si contendono il caporalato nostrano. Ancora al nero, centinaia di braccia, che senza andar tanto per il sottile, colgono l’occasione per guadagnare alla giornata. L’Italia rimane comunque ancora la location in cui è possibile occuparsi. Almeno per gl’Immigrati. Se un tempo l’Africa, s’affidava all’ambulantato, oggi l’Est sceglie le quattro mura, sottraendosi alla strada. eccezion fatta per la prostituzione, che ancora sbarca sul marciapiedi di fortuna, dietro inganni e fallaci promesse.
Se gli imprenditori fossero disposti a regolarizzare le loro posizioni con gli italiani, certi lavori li farebbero tutti, anche per necessità. Invece preferiscono i neri al nero, rovinando il sistema economico nazionale